Di Luca Giordano
E’ iniziata la settimana della distrazione di massa made in Italy, dove tutta l’attenzione dei media nostrani si concentra nel piccolo comune ligure di Sanremo che giustappunto per una settimana diventa capitale dello spettacolo e della musica italica con un introito economico settoriale che basterebbe a sfamare mezza africa.
In questi giorni d’avvicinamento alla gara sanremese, il proprietario del teatro Ariston è stato intervistato da una radio privata nazionale e ha svelato la cifra che annualmente riceve dalla Rai (quindi da noi) per ospitare nelle ‘proprie mura’ il tanto acclamato festival di San Remo.
Innanzitutto bisogna sapere che la Rai non paga direttamente il teatro Ariston, ma s’affida al comune di Sanremo che è delegato all’organizzazione pratica della kermesse ed è proprio tal municipio il tramite che incassa l’affitto per l’occupazione di tutte le maestranze televisive e radiofoniche: ben un milione e seicentomila euro.
Spiega Vacchino che il teatro ha bisogno di un’enorme manutenzione mensile per essere sempre bello e splendente e che inoltre durante il periodo del festival l’attività degli spettacoli in programma viene sospesa per cui è giusto incassare ogni anno quasi due milioni di euro per il ‘disturbo’ della Rai.
In un periodo nel quale teatri e cinema arrancano, l’Ariston di Sanremo gongola con i soldi dei contribuenti, sudditi delle maggiori case discografiche che fanno da giudice e da giuria alla gara.