Di Vincenzo Ciccone
(Foto), Di Laura Moltisanti
Approccio troppo soft per una serata balorda in attacco e con troppe amnesie in difesa
Sabatelli: «È stata una prestazione con pochissime certezze, sia tecniche che caratteriali»
PASSALACQUA VIRTUS EIRENE RAGUSA 63
LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO 49
(21-11, 34-17; 48-33)
RAGUSA: Thomas 18 (2/5, 4/4), Spreafico 7 (2/3, 1/6), Juškait? 10 (2/6, 2/2), Miccoli 8 (0/4, 2/3), Chidom 13 (6/15); Pastrello 5 (0/1, 1/3), Milazzo 2 (1/4, 0/2), Nikolikj (0/1 da 3), Salice. Ne: Jakubcová. All.: Lardo.
CAMPOBASSO: Trimboli 7 (2/4, 0/4), Morrison (0/2), Mištinová 14 (4/5, 2/6), Dedi? 18 (5/9, 2/5), Kunaiyi 8 (3/8); Narvi?i?t? (0/1), Kacerik (0/1, 0/5), Quiñonez 2 (0/2, 0/1), Giacchetti (0/1 da 3), Šrot (0/1 da 3), Moffa G. R. All.: Sabatelli.
ARBITRI: Bartoli (Trieste), Bonotto (Ravenna) e Lanciotti (Fermo).
NOTE: fallo tecnico al 34’15” (53-36) per Chidom (Ragusa). Tiri liberi: Ragusa 7/9; Campobasso 9/11. Rimbalzi: Ragusa 36 (Chidom 8); Campobasso 38 (Kunaiyi 13). Assist: Ragusa 21 (Spreafico 7); Campobasso 17 (Trimboli 6). Progressione punteggio: 10-4 (5’), 29-15 (15’), 39-25 (25’), 53-37 (35’). Massimo vantaggio: Ragusa 19 (34-15); Campobasso 2 (0-2).
Secondo stop consecutivo per La Molisana Magnolia Campobasso che al PalaMinardi di Ragusa, disputa la sua gara meno performante della stagione, pagando dazio ad un primo quarto con troppi errori e forzature in attacco (alla fine le rossoblù chiuderanno la serata con un 4/23 dall’arco dei tre punti) e più di qualche passaggio a vuoto in difesa (21 punti subiti nei primi dieci minuti).
ANDAMENTO LENTO Eppure sono proprio le molisane a siglare i primi punti di serata con Dedi?, ma Ragusa gira l’inerzia e mette a segno un break di 6-0. Mištinová prova a riavvicinare i #fioridacciaio, ma Ragusa prova a fuggire nuovamente ed ha sei punti di margine sul 12-6. Le campobassane si riavvicinano, poi c’è spazio per una tripla per parte (di Dedi? quella molisana), ma l’attacco poi non riesce ad essere più efficace e – complici passaggi a vuoto in difesa e falli di troppo, – Ragusa vola sino al +10 (21-11) di fine periodo.
ATTACCO IN PANNE L’attacco delle magnolie continua a picchiare in testa con le triple che si infrangono sui ferri del PalaMinardi. Il tassametro offensivo di Ragusa invece marcia con costanza e porta le iblee sino al +16 del 29-13. Sul finale di periodo le siciliane finiscono per doppiare i #fioridacciaio (34-17).
PRINCIPIO DI REAZIONE Quattro punti in successione di Kunaiyi rappresentano un bel segnale per le magnolie, ma le ragusane rispondono con una tripla. Ancora la totem nigeriana mette a segno un punto dalla lunetta, poi la tripla di Dedi? ed i due tiri liberi di Trimboli riportano le campobassane a soli quattro possessi (39-27). Ancora Dedi?, a cronometro fermo, tiene le rossoblù a quattro possessi. Un break di 5-0 delle isolane allontana nuovamente le padrone di casa sul +17 (46-29). Mištinová prova ad alzare la voce e sul finale Trimboli realizza per il meno quindici (48-33), punteggio con cui si entra nell’ultimo periodo.
VERSO LA CHIUSURA Kunaiyi prova a dare ulteriore mordente alle compagne in avvio di quarto periodo. Ragusa cerca di rispondere, poi ci sono un fallo tecnico sul fronte delle iblee ed una tripla di Mištinová che vale il meno 13 (53-40). Ragusa risponde prontamente, ma Mištinová dal canto suo prova a rendere meno amaro il passivo sino al -14 finale (63-49).
PAROLA DI COACH A referto chiuso, la sintesi dialettica del coach delle magnolie Mimmo Sabatelli va diretta al punto. «Inutile girarci intorno – argomenta – abbiamo dato vita ad una partita non felice soprattutto nei primi due quarti, quando, tra l’altro, il vederle avvicinarsi a livello di differenza canestri si è fatto sentire anche mentalmente. Per la prima volta nella nostra intera stagione non c’è stata esemplarità nella condotta sul parquet, mancando anche di carattere e certezze. Abbiamo finito con il forzare tante soluzioni dall’arco dei tre punti, con percentuali nefaste al termine (il 17%, ndr) e anche in difesa – prosegue il trainer rossoblù – abbiamo avuto tante, troppe distrazioni, sino all’intervallo per quella che è stata un’entrata sul parquet soft. Loro ci hanno messo sotto pressione e le palle perse in attacco hanno fatto il resto. Ribadisco non è stata una bella prestazione e sono emerse anche le difficoltà delle giocatrici che non avevano potuto allenarsi».
Ora, circa la prospettiva di una lunga sosta (un mese senza impegni ufficiali per le campobassane), il tecnico delle magnolie cerca di vedere la situazione a tutto tondo. «Da un lato avremo l’occasione per recuperare le acciaccate, dall’altro occorrerà cercare di non perdere il ritmo partita a fronte di questo lungo lasso di tempo senza gare, tanto più perché il rientro ci porterà di fatto ad una sorta di spareggio per il quarto posto».
MARCH MADNESS Con certezza, a fronte di una Geas Sesto San Giovanni in striscia da cinque partite, la sfida interna del 3 marzo contro le lombarde – tra le cui fila trova spazio anche l’oriunda carovillese Gina Conti – sarà di fatto un’occasione per provare a riequilibrare il percorso, cercando anche di provare a riscattare il match d’inizio gennaio, costato la mancata qualificazione alle Final Four di Coppa Italia di Torino.