Di Michele Simiele
I Consiglieri del Gruppo del Partito Democratico Micaela Fanelli, Alessandra Salvatore e Vittorino Facciolla hanno presentata una proposta di legge regionale -contraddistinta con il n. 16- concernente: “Disposizioni in materia di concessioni di grandi derivazioni a scopo idroelettrico in attuazione dell’articolo 12 del Decreto Legislativo 16 marzo 1999, n. 79 così come modificato dal Decreto Legge 14 dicembre 2018, n. 135 convertito con modificazioni dalla Legge 11 febbraio 2019, n. 12”.
Il testo presentato –come si evidenzia nell’articolato- disciplina le modalità e le procedure d’assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni d’acqua a scopo idroelettrico, dettando i criteri per la determinazione dei conseguenti canoni. Il tutto con l’obiettivo -si legge ancora nell’art. 1- della valorizzazione del patrimonio idrico molisano nell’ottica dello sviluppo sostenibile, concorre al raggiungimento degli obiettivi strategici dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, assicurando lo sviluppo di politiche energetiche di miglioramento e incremento della produzione da fonti rinnovabili, avendo sempre e comunque riguardo alla tutela dei corpi idrici molisani e degli ecosistemi connessi, all’uso plurimo sostenibile delle acque, al miglioramento ed al risanamento ambientale dei bacini idrografici di pertinenza delle concessioni, e costituisce misura sia per la mitigazione dei cambiamenti climatici, sia per l’adattamento ai conseguenti effetti.
Nella relazione illustrativa d’accompagnamento al testo proposto si ricorda come attualmente il territorio molisano è interessato da sei derivazioni che alimentano 8 impianti la cui potenza installata è superiore a 3 MW e che le concessioni di grandi derivazioni d’acqua a scopo idroelettrico sono tutte assegnate a società del Gruppo ENEL, la cui scadenza, ai sensi del novellato D. Lgs. n.79/1999, è fissata al 1° aprile 2029.
In attuazione di quanto previsto dalla normativa nazionale, con l’approvazione della proposta di legge presentata dai Consiglieri del Gruppo PD -si legge ancora nella relazione illustrativa- la Regione Molise:
• acquisirebbe in perfetta efficienza, a titolo gratuito alla scadenza della concessione (2029) gli impianti e/o opere bagnate, gestiti attualmente dall’ENEL GREEN POWER SPA sopra indicati, ricadenti nel territorio regionale;
• sarebbe titolata al rilascio delle concessioni anche per opere di presa ricadenti in altri territori regionali laddove la maggior parte d’acqua derivata proviene dal territorio molisano (concessioni centrali Mignano Monte Lungo I e II salto, con opera di presa ricadente in territorio campano), introitando i relativi canoni;
• introiterebbe anche per le concessioni rilasciate dalle regioni confinanti parte dei canoni proporzionalmente alla quantità di acqua proveniente dal territorio regionale da destinare a finanziarie programmi di miglioramento e risanamento ambientale del bacino idrografico di pertinenza in linea con quanto previsto dal comma 1 dell’articolo 12 del D.Lgs. 79/1999.
L’iniziativa legislativa passa ora all’esame della Commissione consiliare permanente competente che dopo aver svolta l’attività istruttoria prevista dal Regolamento per il funzionamento dell’Assemblea regionale, la invierà all’attenzione del Consiglio per le determinazioni conclusive.