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COLDIRETTI: DOMANI A BRUXELLES PER DIRE NO A TERRE INCOLTE

Di Cesare Scalabrino

PAPA, “NON HA SENSO IMPEDIRE AGLI AGRICOLTORI DI NON COLTIVARE QUOTE DEI LORO TERRENI”

Coldiretti

Gli agricoltori della Coldiretti scendono in piazza domani alle ore 9, in Place du Luxembourg, di fronte al Parlamento Europeo a Bruxelles, contro le follie dell’Unione Europea che minacciano l’agricoltura italiana. La manifestazione si terrà in occasione del Vertice europeo straordinario sul bilancio dell’Ue, al quale parteciperà anche la premier Giorgia Meloni, dove la Commissione europea presenterà la proposta per la deroga alle norme Ue sull’obbligo di mantenere i terreni incolti previsto dalla Politica agricola comune (Pac).

L’appuntamento il cui slogan è “Non è l’Europa che vogliamo” vedrà la partecipazione, insieme al presidente della Coldiretti Ettore Prandini, di oltre un migliaio di contadini e allevatori provenienti da tutt’Italia per sostenere la proposta e denunciare con eclatanti azioni dimostrative gli effetti delle politiche europee che mettono in pericolo la sopravvivenza delle campagne. Un obiettivo che è il risultato della lunga battaglia della Coldiretti insieme alle altre grandi organizzazioni agricole europee a partire dalla francese Fnsea con la quale è stato costruito un fronte comune. Nelle ultime settimane Coldiretti ha inoltre intensificati gli incontri con altre realtà europee e con Ministri dell’agricoltura di altri Stati membri.

Coldiretti Molise plaude alla proposta di deroga che l’Organizzazione aveva già ottenuta per la crisi Ucraina, sottolineando che “ora è necessario sia cancellato definitivamente l’obbligo di lasciare incolto il 4% dei terreni destinati a seminativi, imposto dalla Politica agricola comune (Pac). Non ha senso – ha affermato il Presidente regionale di Coldiretti Molise Claudio Papa – impedire agli agricoltori di non coltivare quote dei loro terreni, quando poi si è costretti ad importare”.

Coldiretti chiede di tornare a investire nella sovranità e nella sicurezza alimentare europea assicurando più fondi alla Politica agricola comune dopo che la pandemia e le guerre hanno dimostrato tutta la fragilità dell’Unione Europea davanti al blocco del commercio mondiale.

“Anche per questo – ha aggiunto il Presidente Papa – serve una decisa svolta nelle politiche Europee per valorizzare le proprie terre fertili che nella nostra regione sono oggi più che mai minacciate dall’installazione di parchi fotovoltaici a terra oltre che dall’invasione incontrollata di cinghiali e dai cambiamenti climatici e fermare le importazioni sleali, per fare in modo che tutti i prodotti che entrano nell’Unione rispettino gli stessi standard dal punto di vista ambientale, sanitario e del rispetto delle norme sul lavoro previsti nel mercato interno”.

Coldiretti Molise esprime, inoltre, soddisfazione per lo stop all’accordo Mercosur, annunciato dal portavoce della Commissione Europea, secondo cui “non sono soddisfatte le condizioni” per raggiungere un accordo commerciale con i Paesi del mercato comune dell’America meridionale di cui fanno parte Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay. Una scelta che segue la denuncia della Coldiretti in Italia e della Fnsea in Francia sulla concorrenza sleale provocata dalle gravi inadempienze di molti Paesi sudamericani sul piano della sostenibilità delle produzioni agroalimentari con rischi per l’ambiente, la sicurezza alimentare e lo sfruttamento del lavoro minorile evidenziato dallo stesso dipartimento del lavoro statunitense.