Di Monica Surace
Concertazione, piena sinergia e collaborazione: questi solo alcuni degli elementi che dovranno contraddistinguere il lavoro tra l’Azienda Sanitaria del Molise e gli ospedali presenti in regione. A partire da quello Hub, il Cardarelli di Campobasso, passando per i nosocomi di Termoli ed Isernia, fino ad arrivare ad Agnone. La direzione strategica è presente sul territorio, ma soprattutto è proiettata al rapporto costante e diretto con il personale dirigenziale, medico, infermieristico e del resto del comparto sanitario dei presidi molisani.
Così, in occasione della presentazione dei dati dell’attività 2023 del Cardarelli, questa mattina, un primo incontro nella sede di Tappino. Dati alla mano sono stati illustrati parametri che raccontano di un impegno costante che vive purtroppo delle criticità. Su queste ultime si è concentrata e si concentrerà l’attenzione, non solo dell’Asrem. Su tutto dovrà dominare un controllo di gestione efficace ed efficiente, dovrà essere incrementato, per quanto possibile il personale e lo stesso andrà formato ed aggiornato.
“Tenuto conto del piano di rientro dal deficit sanitario di cui è investito il Molise – ha rimarcato il direttore generale Asrem Giovanni Di Santo –, per noi i dati raccolti e da raccogliere sono oggi fondamentali per poter avere una visione completa e dettagliata dei flussi e delle numerose attività. Di conseguenza il controllo e la gestione di una macchina articolata che deve garantire (e non mi stancherò mai di ripeterlo) dignità ai nostri ospedali, con tutte le garanzie dovute a pazienti”.
In linea con il dg Di Santo, anche la direttrice amministrativa Grazia Matarante ed il direttore sanitario Bruno Carabellese.
Mentre l’ingegnere Raffaele Malatesta ha illustrato i dati delle attività che rappresentano un tempo 0 sull’attuale realtà e che saranno confrontati con quelli che emergeranno tra qualche mese.
I numeri parlano di 7493 ricoveri ordinari e di circa 1500 day hospital, con un peso medio del DRG 1,31 e di una degenza media preoperatoria di 3 giorni. 107mila invece le prestazioni ambulatoriali.