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ODG MOLISE: ALTRA PROMESSA MANTENUTA

Di Vittorio Venditti

Non E’ Da Tutti, Ma Può Capitare

“Ordine dei Giornalisti del Molise – Sempre al fianco dei nostri iscritti”, è lo slogan che presenta il sito della sezione regionale dell’ente al quale anche chi scrive è registrato. Normalmente un manifesto di questo tipo, sia esso politico o meno, è la sirena ammaliatrice che deve avvicinare chi (come fosse un novello Ulisse) ‘passa’, volendo comunque sfuggire a certe ‘tentazioni’ e difficilmente si riesce anche a pensare che esista qualche ‘fuori di testa’ che sia in grado seriamente di trasformare in pratica quelle adulazioni.

Ordine Dei Giornalisti Del Molise

invece in questo caso ciò si sta attuando con programmazione che per precisione riesce a mettere in cattiva luce anche quanto nella normalità viene definito ‘teutonico’: dall’acquisto della sede di Campobasso all’attenzione prestata alle necessità di quei colleghi che per le più disparate ragioni hanno problemi, la sezione nata e vivente nella regione che non esiste per antonomasia sta seriamente risolvendo situazioni che se di primo acchito sembrerebbero elementari, quasi da capriccio, in realtà sono fastidi che se tolti, regalano non poca serenità e riconciliazione con la vita a chi patisce gli effetti perversi di quanto in tema.

Passando alla ragione principale di questo resoconto. Sul sito è esposto: “IN EVIDENZA
Gentili colleghi, tra qualche giorno arriverà via pec il bollettino per il pagamento quote, …” che visto così, almeno a chi scrive ha lasciata la solita rassegnazione di colui che agisce praticamente per inerzia, superata comunque anche perché attendersi qualcosa dalla pubblica amministrazione, ormai è diventato uno sberleffo usato come scherzo di carnevale. Giunto il responso con le istruzioni e l’immancabile codice QR che per chi non vede è un terno all’otto da ricercare facendo roteare la camera dello smartphone sul foglio necessariamente e preventivamente stampato, alla stessa stregua di parti del corpo maschile che operano alla medesima maniera quando il sistema nervoso si altera, il vostro cronista, impegnato al momento, ha lasciato che il tempo scorresse secondo i dettami del “Panta Réi” affermato da Eraclito. Qualche ora dopo la prima, quasi perentoria comunicazione, ecco che arriva l’inaspettata, ma davvero gradita sorpresa mediante WhatsApp:
“04/01/24, 13:29 – Vincenzo Cimino: Stamane avete ricevuto via mail e via pec il bollettino da versare alle poste, al tabacchi, agli esercenti pago pa, in banca, on line con applicazione, entro il 31 gennaio. – fin qui, nulla di nuovo. – Chi vuole versare in contanti o con carta, in sede può farlo perché abbiamo anche il pos. Chi vuole versare in contanti ai consiglieri o al sottoscritto può farlo lo stesso. Per i timbri: o venite in sede o chiamate me, Cosimo Santimone, Marcella tamburello Andrea Nasillo e Mauro gioielli o provate a spedire la tessera (sconsigliato). Vi prego di rispettare il 31 gennaio per questioni di bilancio e liquidità. Chi non ha ricevuto il bollettino ci scriva e ovviamente chi ha già pagato non tenga conto del presente messaggio. Grazie”.

A L L E L U I A !!!!!!!

Dunque, dov’è la novità? Tutto sta nell’aver saputo conciliare la certezza del passato con la possibilità di scegliere il futuro. Se infatti da sempre si è pagato mediante contanti o ‘contatti’ ed oggi esiste anche la possibilità di assolvere a tal compito da remoto, il non ricorrere esclusivamente a quest’ultima soluzione in taluni casi può essere più ovvio e meno dispendioso. Il perché, oltre a quanto già anticipato sopra a proposito della gestione del codice a barre che non è agevole per tutti, aggiunto il fatto che questi ‘particolari’ contribuenti devono attenersi anche al dover procedere mediante stampa coatta del comunicato con i dati di pagamento per poi acquisire il QR già richiamato, va visto nel fatto che all’onorare il dovuto deve naturalmente seguire l’apposizione del timbro che valida il tesserino di ogni giornalista per l’anno per il quale si è pagato. Atteso quanto finora proposto, se quest’operazione deve avvenire in sede sempre e comunque, non si capisce perché ciò non si possa attuare previa il pagamento del dovuto, operando in un unico momento ed evitando le spese di commissione e stampa che seppur irrisorie, sembrano una presa in giro verso chi può in maniera più semplice onorare il dovuto e venir premiato con questo ‘risparmio’.

In conclusione, considerato che spesso con poco si risolve alla grande molto, non resta altro da fare che ringraziare chi a qualsiasi livello si sta adoperando per rendere più amichevole un contributo, investimento per il futuro.