Nevrosi Festive

Di Luca Giordano

Il motto stampato sulle nostre facce durante le festività natalizie del capodanno è quello di comprare e comprare il più possibile. File chilometriche alle casse dei supermercati in questi giorni che anticipano la fine dell’anno, con carrelli stracolmi di qualunque cibaria (che sicuramente in gran parte non verrà mangiata), strade intasate da macchine incespicate nel traffico (così per migliorare la qualità dell’aria che respiriamo) e fiumi di alcol (non solo) che sono stati consumati nella notte della vigilia di natale e saranno bevuti ancora una volta nella notte di San Silvestro.

In migliaia per l’aperitivo delle feste

Per non parlare di chi queste festività le passerà in solitudine, aumentando di fatto gli stati depressivi ed ansiosi di chi già ne soffre.

In una società dove il consumismo e le frivolezze la fanno da padroni, in questi giorni si può toccar con mano la forza della pubblicità che crea bisogni sempre più grandi in tutti noi.

Oggigiorno che si fatica a sapere cos’è sacro e cosa profano, mi chiedo se ha senso ancora santificare queste feste.