Di Stefano Saliola
Ramiro Martinez, pivot classe 1990, argentino, è un nuovo giocatore del Circolo La Nebbia Cus Molise. Martinez continua la sua avventura in Italia, dove ha già giocato e vinto in diverse categorie.
Ha cominciata la sua carriera nel paese d’origine dove ha vestite le maglie di Huracan, Ferro, Glorias e River vincendo nel 2016 e nel 2017 la coppa Argentina. Ma è stato protagonista anche in Italia. Ha giocato per due anni a Manfredonia in A2 approdando in serie A con i sipontini al termine del torneo 2020-21 sotto la guida di Massimiliano Monsignori. Ha poi messo a disposizione del Montesicuro Tre Colli (in serie B) la sua esperienza raggiungendo la semifinale di coppa Italia e i playoff nel girone D. In precedenza, nella sua prima avventura italiana (2016-17) ha giocato con il Sammichele.
“Felice di questa chiamata – sono le sue prime parole da calciatore rossoblù –. E’ stata per il Cus una prima parte di campionato complicata, ma sono qui per aiutare la squadra a raggiungere la salvezza, un obiettivo che è alla nostra portata. Con il lavoro e la passione ce la faremo”.
Arriverà nel capoluogo di regione all’inizio del 2024 e non vede l’ora di cominciare questa nuova avventura.
“Approdo in una società seria e di grandi valori – sottolinea – che ama fare le cose per bene. Quando sono stato chiamato non ci ho pensato troppo prima di accettare, voglio dare il mio contributo a questo gruppo per il raggiungimento dell’obiettivo stagionale”.
La permanenza in serie A2 élite è alla portata di questa squadra?
“Ne sono convinto. Dobbiamo soltanto lavorare e seguire le indicazioni del mister, così facendo riusciremo a centrare la salvezza che è quello per cui si sta lavorando dall’inizio dell’anno. La strada da percorrere è ancora tanta, se lo facciamo nel modo giusto avremo le soddisfazioni che meritiamo”.
Dal punto di vista personale quanto potrai dare al gruppo?
“Mi piace dare profondità alla manovra senza però tralasciare gli aspetti difensivi che in questo sport sono molto importanti”.
Esordirai a gennaio; che girone di ritorno ti aspetti?
“Ho seguito il girone d’andata e ho visto che la differenza esistente tra le squadre è minima. Per questo dico che dobbiamo curare e limare ulteriormente i dettagli perché sono quelli che fanno la differenza. In questo modo possiamo cambiare l’inerzia della stagione e portarla a nostro favore”.
In Italia hai giocato e vinto conquistando la serie A con il Manfredonia allenato da Monsignori. Che campionato è secondo te quello di serie A2 elite?
“Da quello che ho potuto vedere è senza dubbio più equilibrato rispetto a quello di serie A2 che abbiamo portato a casa nella stagione 2016-2017 con il Manfredonia. Non vedo l’ora di cominciare questa nuova avventura”.