L’Imbecillità: Il Tridente Del Successo O La Caduta Dell’Intelligenza?

Di Mario Ricca

In un mondo dove l’imbecillità sembra essere la valuta dominante, mi interrogo sul ruolo centrale che essa gioca nella macchina da soldi della storia umana. Dai trucchi più ingegnosi alle truffe più audaci, sembra che l’imbecillità abbia il potere di plasmare il nostro destino.

Morte Cerebrale

Partiamo dall’archetipo supremo della truffa: la creazione di Dio. Una geniale invenzione che ha generato secoli di controllo e ricchezza. Viviamo sulla terra guadagnandoci i galloni per un benessere post-mortem, grazie a un concetto inventato per manipolare le masse.

Il socialismo, anch’esso, attinge alla fonte dell’imbecillità. Costruito sull’esproprio coercitivo delle classi produttive, promette efficienza mentre si gonfia con una pubblica amministrazione improduttiva. Ridurre il peso della burocrazia? Un’utopia. I politici prosperano nell’inefficienza, chiedere loro di eliminarla, è come chiedere ai capponi di festeggiare il Natale.

La pubblicità, purtroppo, riflette la nostra tendenza all’imbecillità. Dettagli tecnici? Inutili. Testimonial e influencer sono la chiave perché sembra che la vetrina conti più del prodotto. E i social? Un campo minato di imbecillità con persone assetate d’attenzioni o desiderose di condividere banalità. La colpa? Di chi ha promosso concetti come “società” e “noi”.

In un mondo dove odiare diventa una dichiarazione di status, la necessità di farlo pubblicamente sfida la logica. L’imbecillità, a quanto pare, ha creato una società che applaude a questa teatrale esposizione di sentimenti.

In conclusione, l’imbecillità potrebbe meritare un Nobel dell’Economia per il suo ruolo chiave nella generazione di profitti. Una medaglia per coloro che sfruttano l’ingenuità umana, trasformandola in oro.