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Di Vittorio Venditti

Fatture Gonfiate? No, Semplice Svista

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Torniamo a parlare delle stranezze che avvengono nel paesello, l’ultima delle quali riguardante le fatture che accompagnano i bollettini di pagamento relativi al quantitativo d’acqua consumato da chi ha vissuto o risieduto o ha avuta un’utenza in tema a Gambatesa nel duemiladodici, e le relative tasse accessorie.

Come puoi vedere da una di queste fatture arrivata a me l’altro ieri, esiste un’evidente discrepanza (pari ad un euro più la relativa IVA al dieci per cento), fra il totale imponibile dichiarato e la somma di tutte le voci di bolletta.

Se la cosa riguardasse solo questa fattura o solo chi scrive sarebbe poco male; il fatto è che controllando anche le emissioni relative alle altre utenze di casa mia, oltre a riscontri effettuati sulle bollette di altri concittadini, mi sono accorto che l’euro e la relativa IVA al dieci per cento, non possono essere considerati un errore fortuito, ma un’imposizione di fatto, non giustificata nel rendiconto delle fatture medesime.
Insomma: L’euro in più e la relativa IVA riguardano tutte le bollette di tutti gli utenti di Gambatesa, così, come riguarda tutti, la mancanza di un giustificativo a questa discrepanza.

Qual è la soluzione del problema?
A chi addebitare tale “svista”?

Interrogato il Sindaco in merito, mi ha risposto che non ne sapeva niente, (mi verrebbe da dire: Come al solito), e che lui aveva già pagato e basta, cosa al quanto sconcertante perché detta da chi si vanta di avere utili di cassa.
Posto lo stesso quesito al responsabile del servizio, Claudio Minelli, ho ricevuta la risposta che ha svelato l’arcano:
L’euro e la relativa IVA, sono dovuti a causa dell’aumento del diritto fisso che per il duemiladodici, da diciotto, passa a diciannove euro, come da [download id=”309″ format=”2″], Documento del quale chi comunque mi ha risolto il problema non ricordava i dati identificativi, (numero e data di promulgazione), documento del quale, a quanto pare, neppure il Sindaco che lo ha firmato e promulgato, ne ricorda l’esistenza.

ANDIAMO BENE!!!

La cosa che mi fa più sorridere consiste nella riflessione che Claudio ha fatta a margine della risposta che mi stava dando:
“Pure io mi sono accorto di questo fatto guardando le mie bollette, ma non capisco perché sia successo”!

Ora domando:
Ma le bollette chi le calcola?
A chi, se non fossimo in Italia, dovremmo addebitare in solido sulla prossima busta paga e successive, il disagio creato ai cittadini che onestamente vanno a pagare e vogliono pagare il giusto con cognizione di causa?

Ora il problema è risolto; un euro e dieci cent in meno non ci cambiano la vita, ma non è chiaro per quale motivo presso il municipio di gambatesa si continui ad operare con questo livello di disorganizzazione, utile da una parte a stressare i cittadini contribuenti, dall’altra a chi, magari per interessi di partito, si appropria di queste inaspettate ma prevedibili sviste per strumentalizzare a favore del proprio tornaconto problemi che alla fine non sono tali, ne tali vanno considerati.