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Mestre: Incidente O Boicottaggio?

Di Vittorio Venditti

Uscita Di Strada = Depistaggio?

Sporadicamente si torna a parlare dell’incidente avvenuto a Mestre ormai più di due mesi fa e di quanto successo poco dopo da quelle parti, sempre con protagonista un bus della stessa società di linea privata locale, cosa già trattata su queste pagine lo scorso ventisei ottobre.

Autobus Yutong E12

di questi veicoli si sono dette due cose essenzialmente ‘pericolose’: la prima che quei mezzi sono di produzione cinese, l’altra che si tratta di dispositivi a propulsione elettrica. Se il primo punto dà da riflettere a molti perché in Europa in generale ed in Italia in particolare non si ritiene nemmeno lontanamente plausibile di produrre in serie automobili bus o camion così alimentati, ma a prezzi ‘umani’, accampando la scusa che in questo modo verrebbero persi posti di lavoro a iosa, per il persistere del secondo motivo vige una ragione risultante ancora più stupida: le macchine elettriche prendono facilmente fuoco.

Siccome per costruire qualsiasi oggetto, prima degli automi ci sarebbe comunque necessità di maestrie umane che però i sistemi scolastici occidentali in genere, italiani in particolare a loro volta non mettono sul mercato, è lampante che difficilmente la scusante possa venir assorbita in breve. Resta l’altro problema che va comunque ascritto a mancanze di capacità imprenditoriali e di progettazione a livello di sicurezza che se in Cina sono state risolte alla ‘viva il parroco’, da queste parti in teoria sono nella mente di chiunque, ma all’atto pratico non vengono considerate attuabili da nessuno.

In breve tempo stranamente due automezzi dello stesso modello e marca (oltreché appartenenti alla flotta in capo alla medesima azienda privata) hanno avuti incidenti e se non fosse per l’alto numero di vittime coinvolto nel primo disastro, nessuno ne avrebbe trattato. Non è che una ‘longa manus’ che protegge mal celati interessi reazionari vuol bloccare sul nascere quella lungimirante forma d’ecologia e salvaguardia del pianeta, tanto richiesta in occidente, ma per imporla ai paesi in via di sviluppo o che questo lo hanno portato avanti meglio di chi se ne dice più capace?

Parrebbe proprio di sì, visto che non più di due settimane fa si è ‘scoperto’ che i dati delle scatole ‘nere’ del bus precipitato a Mestre non sono recuperabili se non (forse) mediante cloud che però non si sa se i gestori di questo sistema siano o meno disponibili a fornire tali informazioni preziose per indagini che evidentemente nessuno vuol portare a termine compiutamente. Sembrerebbe che il boicottaggio sia stato ben messo a punto perché dopo l’incidente che ha visto distruggere il pullman, all’italiana ci si sia dimenticati di estrarre e scollegare dalla rete elettrica i registratori che hanno continuato a fare il loro dovere, sovrascrivendo quanto sarebbe servito per sapere cosa fosse successo per uccidere ventuno persone, quasi si trattasse di una novella ‘Ustica’ o similia.

GIULIO ANDREOTTI

“A Pensar Male Si Fa Peccato, Ma Molto Spesso Ci Si Azzecca”?