Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Giuseppina Moffa E Salvatore Di Maria
Visto Che Siamo In Clima…
Visto che oggi dovremmo essere tutti in lutto per ricordare quanto i politici del tempo fecero a chi, per tutta una serie di ragioni, ha poi contato e tutt’ora conta più di loro, non volendo tornare sull’argomento religione, già abbondantemente trattato ieri, sposto il focus su qualcosa che comunque, con la religione ha a che vedere, atteso che se si parli di defunti, non si possa evitare di toccare, sia pur di striscio, il tema che va verso il trascendentale.
Scartato però il discorso generale e più universale, parliamo del Cimitero di Gambatesa, luogo del quale ho già più volte farneticato, luogo che viene considerato dai gambatesani e da chi li governa attualmente secondo quanto puoi vedere dalle successive foto.
Ecco come, chi vuole andare a visitare i propri cari che come dico spesso, “Sono andati avanti”, può farlo, magari facendo una passeggiata dal paese al luogo di destinazione.
Le foto che abbiamo fatte, dovrebbero senza ombra di dubbio spiegare quant’è la cura dedicata alla strada che ci porta al Cimitero.
Sarà pur vero che la strada stessa sia stata dotata di illuminazione, ma ciò, probabilmente è stato fatto per permettere ai morti di farsi loro una passeggiata, (magari notturna, come si conviene), verso Gambatesa, stando bene attenti a dove mettere i piedi.
Per fortuna la cosa risulta essere un po’ diversa quando si parla del cimitero vero e proprio.
Le foto che ti ho appena mostrate infatti, dicono la verità sul fatto che, almeno quanto vedi, sia rimasto intatto e presentabile.
L’ipocrisia poi, si estrinseca in pieno se si entra nel luogo santo, visto che nonostante i miei appelli sul web e le richieste velate, proposte in varie occasioni da chi, Persona civile, è sensibile al tema, nessuno, pubblico o privato che sia, ha mai pensato che andrebbe considerata anche la dignità di chi, solo, è comunque sepolto in un posto dove tutti, almeno lì, dovrebbero avere da morti la medesima considerazione, nelle preghiere e nel decoro delle tombe.
Il benpensante di turno, (che ultimamente si manifesta a me mediante sms, ai quali da oggi non risponderò più, non trattandosi di e-mail, quindi non rivolti direttamente a quest’inutile sito), dirà: “Ma tu, oltre a chiacchierare, che fai per risolvere i problemi con i quali ci disturbi?”.
Come ho risposto a due o tre persone che in questo modo nei giorni scorsi si sono rivolte a me, non spetta a loro sapere ciò che io faccia e non divulghi, visto che è innanzitutto mio dovere parlare, poi, a mia discrezione ma privatamente, può essere mia volontà agire per contribuire alla soluzione dei problemi proposti.
D’altra parte mi è di conforto quel dire del Vangelo che comanda:
“Non sappia la tua destra ciò che fa la tua sinistra”, vorrà dire pur qualcosa!
Tutto ciò però, come detto, secondo quanto dispone la mia libertà di scelta, atteso che io non sia ne un consigliere municipale, ne un sindaco, ne un religioso in genere, ruolo che in questo caso calza a pieno.
In definitiva: Sarebbe buona educazione, oltreché alta forma di civiltà, provvedere al decoro delle tombe di chi è solo, senza dimenticarsi di ristrutturare la via che se è utilizzata per l’ultimo viaggio di chi avrà casa eterna presso il locale cimitero lo è oltremodo da chi, questo luogo lo vuole visitare, magari proprio per portare un fiore ed un po’ di attenzione con la propria preghiera.