Di Michele Giuliani
(Foto), Di Giovanni Marrollo
Le associazioni GRE Abruzzo-Gruppi di ricerca ecologica, Comitato Litorale vivo e ASD Malatesta di Campobasso, sostenute da circa 600 cittadini, hanno depositato al Comune di Vasto una formale richiesta di partecipazione al procedimento amministrativo (conferenza dei servizi) relativo al progetto di difesa dall’erosione costiera a Vignola, nel comune di Vasto.
Le associazioni ritengono che il progetto (che si basa essenzialmente su linee di barriere frangiflutti) sia di particolare impatto a livello paesaggistico, ambientale e sociale. In particolare, sottolineano che:
• Le scogliere artificiali altererebbero significativamente la qualità delle acque per i noti fenomeni di eutrofizzazione, con conseguenze negative per la flora e la fauna marine e per la balneazione stessa.
• L’opera potrebbe avere un impatto negativo sulla fruizione della baia di Vignola e costituire un pericolo per la balneazione, come messo in luce dai rapporti della Società Nazionale di Salvamento.
• Le barriere frangiflutti potrebbero non risolvere completamente i problemi legati al fenomeno dell’erosione ed anzi potrebbero innescare e esacerbare fenomeni erosivi nelle loro immediate vicinanze.
• La perdita dei valori paesaggistici di un’area di tale pregio appare scontata.
• Le criticità legate alle opere rigide come le barriere frangiflutti sono oggi condivise dalla comunità scientifica e messe in luce anche dalle ultime Linee Guida governative in tema d’erosione (2018, sottoscritte anche dalla regione Abruzzo) che ne sconsigliano l’utilizzo a favore invece di sistemi alternativi più efficaci e meno impattanti.
Per queste ragioni, le associazioni chiedono l’istituzione di un tavolo tecnico con la partecipazione di tutti i soggetti interessati, al fine di valutare l’impatto del progetto e individuare soluzioni alternative che siano più rispettose dell’ambiente e del paesaggio.
Nella richiesta, le associazioni richiamano i principi di trasparenza, accessibilità ai documenti amministrativi e il diritto di partecipazione, come previsti dalla Legge n. 241/1990.
La richiesta del tavolo tecnico si concentra sulla volontà di esprimere preoccupazioni e proposte riguardanti l’impatto ambientale e sociale del progetto, garantendo una migliore integrazione con l’ambiente di elevato pregio paesaggistico e la fruizione della baia di Vignola per le varie finalità che interessano la comunità tutta.
La richiesta sottolinea anche l’importanza del rispetto delle normative vigenti, come il Codice dell’Ambiente e il Codice dei beni culturali e del paesaggio, ponendo le basi per una collaborazione costruttiva tra le associazioni e le istituzioni, a beneficio della tutela della baia di Vignola e del litorale tutto.