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PROGETTO AGRISMART: IMPRENDITORI AGRICOLI A LEZIONE DI AVVICENDAMENTI COLTURALI

Di Cesare Scalabrino

TRA I RELATORI I PROFESSORI ANTONIO DE CRISTOFARO E STEFANO MARINO DEL DIPARTIMENTO AGRICOLTURA, AMBIENTE E ALIMENTI DELL’UNIMOL

Coldiretti Molise

“Gli avvicendamenti colturali per aumentare il contenuto di carbonio nei suoli”, questo il tema del seminario tenutosi lunedì scorso nella sala conferenze di Coldiretti Molise a Campobasso. Inserito nel progetto AGRISMART, l’incontro ha visto la partecipazione di decine di soci imprenditori agricoli.

L’incontro ha visto la partecipazione (in veste di relatori) del Prof. Antonio De Cristofaro (ordinario di Entomologia agraria presso l’Unimol) e del Prof. Stefano Marino (docente di agronomia presso la stessa Università). A fare gli onori di casa il Vice Presidente di Coldiretti Molise Adamo Spagnoletti, il Presidente provinciale di Campobasso Giacinto Ricciuto ed il Direttore regionale di Coldiretti Molise Aniello Ascolese. Presente anche il responsabile regionale della Politica agricola comune (Pac), Fernando Liberatore.

All’incontro formativo hanno preso parte anche numerosi studenti dell’Istituto agrario “Pilla” di Campobasso (accompagnati dai loro docenti) che hanno avuto modo di apprendere, insieme con i tanti imprenditori agricoli provenienti da tutta la regione, le tecniche utili ad aumentare il contenuto di carbonio nei suoli, illustrate dai docenti dell’Unimol. Sia il vice Presidente regionale Spagnoletti che il Presidente provinciale Ricciuto hanno sottolineato l’importanza della formazione in agricoltura, spronando gli imprenditori, come anche gli studenti presenti in sala, ad acquisire sempre nuove conoscenze, oggi più che mai indispensabili a rendere la propria azienda competitiva nel rispetto dell’ambiente e della biodiversità. Spagnoletti ha inoltre posto l’accento sulla recente approvazione (da parte del Parlamento) della Legge contro il “cibo sintetico”, fortemente voluta da Coldiretti; ribadendo con forza la necessità di non stravolgere la natura, ma di continuare a produrre cibo come da sempre gli agricoltori fanno ovvero: rispettando la natura, la biodiversità e il benessere animale, tutelando sempre l’ambiente e l’ecosistema.

Nel corso del suo intervento il professor Marino ha evidenziato l’importanza dell’avvicendamento colturale quale tecnica fondamentale per aumentare il contenuto di carbonio nei suoli e ciò, specie in un periodo come quello attuale nel quale cambiamenti climatici rendono il lavoro dell’imprenditore agricolo sempre più complesso e dunque bisognoso di una precisa conoscenza dei terreni da coltivare.

Sulla stessa linea il professor De Cristofaro che ha sottolineato come gli avvicendamenti colturali sortiscono il duplice obiettivo d’aumentare la fertilità del suolo e la sua stabilità fisica, incrementandone nel contempo la biodiversità microbiologica, fattore questo che impedisce ai parassiti di crescere di pari passo con le colture messe in campo.