Di Cesare Scalabrino
Coldiretti Molise esprime apprezzamento per la sensibilità mostrata dal Prefetto di Campobasso, Sua Eccellenza Michela Lattarulo, sull’emergenza cinghiali. L’importanza e l’urgenza dell’incontro, chiesto da Coldiretti Molise, ha infatti spinto il Prefetto a convocare un’apposita riunione a Palazzo del Governo, cui ha preso parte il Direttore regionale Aniello Ascolese, per affrontare l’annoso problema dell’aumento incontrollato della specie sul territorio regionale.
L’importanza dell’incontro è stata evidenziata anche dalla partecipazione del Commissario Straordinario per la Peste Suina Africana Vincenzo Caputo, dell’Assessore regionale all’Agricoltura Salvatore Micone, oltre che del Presidente della Provincia di Campobasso Giuseppe Puchetti, del Delegato Regionale dell’ANCI, di esperti dell’ISPRA, del Responsabile del Servizio Veterinario del Dipartimento di Prevenzione dell’ASReM, di una rappresentanza del Gruppo Carabinieri Forestali Molise, del Presidente regionale della Cia Giuseppe Santoianni e del vice Presidente regionale di Confagricoltura Serafino Bulmetti.
“Nel corso dell’incontro – ha affermato il Direttore Aniello Ascolese – è emersa in tutta la sua gravità la problematica legata all’aumento incontrollato dei cinghiali sul territorio regionale che – ha sottolineato – sono quantificabili in circa 40 mila esemplari; un numero ben lontano dai due capi per chilometro quadrato indicati per il mantenimento dell’equilibrio dell’ecosistema”.
Come denunciato incessantemente negli ultimi anni da Coldiretti, questi animali stanno causando danni ingentissimi alle aziende ed alle produzioni agricole e zootecniche oltre a rappresentare un reale pericolo per l’incolumità dei cittadini penetrando sempre più di frequente nei centri abitati e provocando incidenti stradali anche mortali.
“Un problema, questo dell’aumento esponenziale del numero dei cinghiali – ha aggiunto Ascolese – che s’aggrava se si considera il rischio di diffusione della Psa (Peste suina africana) di cui i cinghiali sono maggiori diffusori e che rischia di danneggiare enormemente la zootecnia”. Per questo Coldiretti ha assicurato la collaborazione del mondo agricolo nell’attuazione delle linee d’intervento (assunte a livello nazionale) per la gestione e il contenimento della stessa, in sinergia con le Istituzioni e gli enti interessati.
Riguardo i rischi di una possibile diffusione anche in regione della Psa, il Commissario Caputo ha chiesto alla Regione Molise di redigere in tempi brevi un Piano di controllo della specie cinghiale per la cui stesura L’ente regionale si avvarrà del supporto d’Istituzioni ed enti territoriali, che dovranno collaborare nel comune obiettivo. Dal canto suo l’Assessore Micone, ha assicurato l’impegno della Regione, evidenziando altresì che le misure già messe in campo dalla stessa, come il selecontrollo e la caccia di selezione, abbiano già sortito positivi riscontri in termini di riduzione del numero dei capi e d’abbassamento delle spese di risarcimento a carico dell’Ente per danni da fauna selvatica.