Violenza Contro Le Donne: Per Colpa Di Chi?
25 Novembre 2023
Rotello. L’Associazione Ilmuroinvisibile Ha Presentato Il 1o Caffè Sociale: “Giovani E Affettività”
25 Novembre 2023
Mostra tutto

PROGETTO AGRISMART: FOCUS SU VITIGNI AUTOCTONI E LORO VALORIZZAZIONE

Di Cesare Scalabrino

Coldiretti Molise

La Tintilia, vitigno autoctono della regione, è stata la protagonista dell’incontro sulla biodiversità dei vitigni autoctoni molisani e la loro valorizzazione tenuto nei giorni scorsi presso un’azienda vitivinicola biologica di Campomarino.

L’incontro all’azienda ed alla sua cantina ha vista la partecipazione di numerosi imprenditori agricoli molisani che hanno avuto modo di apprendere e confrontarsi sulle tecniche di coltivazione e vinificazione, nel comune interesse della produzione nonché della valorizzazione dei vitigni autoctoni del Molise.

“Per quanto riguarda la coltivazione delle uve e la cura dei vigneti – ha spiegato il titolare dell’azienda – il nostro scopo principale è il mantenimento della biodiversità, intesa come l’insieme di tutte le forme di vita presenti in campo ovvero: piante, animali e microrganismi. Per questo motivo da moltissimi anni seguiamo le nostre coltivazioni attenendoci alle regole dell’agricoltura biologica, usando solo concimi e metodi naturali nella lotta ai parassiti”.

Nei vigneti dell’azienda viene lasciato un inerbimento naturale con la fioritura spontanea per garantire la salubrità del suolo, assicurando la presenza dei microorganismi necessari e degli insetti antagonisti di molti parassiti. Inoltre, grazie all’inerbimento naturale, si evita l’eccessiva dispersione idrica e l’erosione del suolo causata dagli agenti atmosferici come vento e piogge. Una tecnica di coltivazione che ben si sposa con le caratteristiche della Tintilia, un vitigno rustico che presenta una buona resistenza alla siccità, adatto a terreni collinari, argilloso-calcarei.

“Quando si commercializza una bottiglia di vino – ha aggiunto l’imprenditore – non si vende solo un prodotto, ma un intero territorio. Per questo è fondamentale basare la produzione sulla massima qualità delle uve. Un risultato che si ottiene grazie al diradamento dei grappoli e alla sfogliatura prima della vendemmia, operazione questa che consente una maturazione ottimale dei grappoli che avranno a disposizione più calore e più luce”.

La successiva vinificazione in cantina avviene con l’utilizzo di moderne tecnologie e tutta la cura necessaria, consolidata negli anni dalla famiglia che gestisce l’azienda che ha ospitato l’incontro. Un impegno che consente d’esaltare tutte le potenzialità delle pregiate uve dei vitigni coltivati.