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Violenza Contro Le Donne: Per Colpa Di Chi?

Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Mario Ricca
(Foto), Prese Da Internet Nel Tempo Da Collaboratori Vari

Orgogliosamente Maschi, Apertamente Mansueti

Alla fine di un paio di settimane nelle quali, per dirla con linguaggio forbito, si sente puzza di bruciato derivante dallo strusciare per terra di ciò che rende tali gli uomini per elefantiasi di quanto fa da recipiente per tali organi ormai stanchi pure di venir nominati, ecco che anche questa testata che normalmente non fa a gara per arrivare prima a dare le notizie, ma preferisce restare indietro per vedere nemmeno tanto di nascosto l’effetto che fa, dice la sua in tema, non prima però di aver riassunto con il fattivo contributo della ‘Mina Vagante’, quanto finora si è starnazzato in ogni modo, in tutti i sensi.

Penna Antica Con Aculeo D’Istrice E Piuma

1°: “Mostro? No, figlio sano della società patriarcale”. La sorella di Giulia, l’attacco a Turetta e a “tutti gli uomini”. Mario dice: “Con il dovuto rispetto per il dolore, personalmente trovo discutibile che una persona, dopo quello che ha passato, accetti la sovraesposizione mediatica e cerchi  una visibilità che sempre a mio trascurabile parere, non fa onore né al di lei dolore, ne alla di lei persona”.

2°: Giulia Cecchettin, ora il Pd fa i volantini sulla sorella Elena. Sempre il valente collaboratore di questo telematico aggiunge: “Se fossero i parenti per primi a tacere non sarebbe male. Scommetto che Elena Cecchettin riuscirà a capitalizzare la perdita diventando la nuova Ilaria Cucchi. Da mercatista mi compiaccio, ma se evitasse pistolotti da salotto lo gradirei!”.

3°: Cristiana Capotondi solleva il caso: “Donne oggetto nella trap”. Bufera anche su Elodie. La ‘Mina Vagante’ esplode da par suo e conclude: “Avete frantumate le gonadi con questi moralismi. Le azioni vengono commesse da singoli individui e sono loro che devono pagare, anche con la propria vita. Ora vogliamo dare a imbecilli che fanno pessima musica anche l’autorevolezza di essere diseducativi?”.

Manette

A questo punto sia permesso a chi scrive di aggiungere la sua che andando direttamente al sodo cancella ogni teoria precedentemente esposta e presenta come colpa grave da espiare con l’arresto e la messa alla gogna (non solo mediatica) di tutti coloro che in vario modo, in ogni tempo ed in tutti i sensi hanno violentata la razza umana impedendo che questa nascesse, crescesse, si moltiplicasse e morisse nella propria naturale libertà, così come avviene da sempre e per fortuna andrà avanti per sempre per ogni essere vivente. Se si è arrivati al punto di scoppiare e non da oggi perché la storia è costellata di femminicidi più o meno importanti, più o meno caduti nell’oblio, ciò probabilmente va ascritto all’ottusità dell’animale razionale che per sete di potere sui suoi simili li costringe a sottostare a Leggi e Codici che lasciando il tempo che trovano, alla fine portano a sbroccare, atteso che il perpetuarsi delle specie non sia per forza relegabile, con l’imposizione più o meno sincera, più o meno trasparente di quella spada di Damocle che consiste nel ‘o così, o non hai diritti’ e quel che è peggio, il tutto da far ricadere su chi nasce da una congiunzione sessuale, magari più o meno voluta.

Giustizia

Come Andrà a finire? Come al solito. Ora chi è morta è ancora su questa terra e domani, quando finalmente verrà lasciata riposare in pace, tutto verrà tacitato. Nelle aule sorde e grige che verrebbero schifate anche da manipoli più o meno incazzati per tali ipocrite situazioni, si discetterà del più e del meno, presentando dopo tempi biblici una cosiddetta ‘pena’ che sarà tanto più grave, quanto più le luci della ribalta resteranno accese sul caso, per poi, col tempo e la dimenticanza propria di questo mondo, lasciare chi oggi è protagonista in negativo al proprio destino, libero di vivere la propria vita con la scusa della raggiunta redenzione, magari dopo che la collettività in vario modo avrà lautamente ristorati i parenti della vittima che se di fronte alle telecamere continueranno a frignare, di nascosto da quel rutilante mondo saranno pienamente soddisfatti perché se il seme gettato in terra muore, quando ben coltivato, dà frutti rigogliosi e la vita, si sa, continua.

Nel frattempo, quante altre femmine d’uomo avranno dovuto soccombere nella lotta per la sopravvivenza e non certo perché sono parte di quella maggioranza che necessariamente e per affinare la qualità della specie va sfoltita?