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Final Conference Life Agrestic

Di Nadia Fracca

Rotazioni colturali innovative per ridurre le emissioni di gas serra
Conferenza finale il 22 e 23 novembre

Edagricole

  Un taglio dell’anidride carbonica generata nei processi agricoli grazie a metodi di coltivazione innovativi, tra cui l’inserimento di leguminose nelle rotazioni colturali, l’impiego di cover crop e l’utilizzo di nuove tecnologie come i sistemi di supporto alle decisioni, utili per ridurre l’impiego di fertilizzanti e fitofarmaci, oltre a consentire un risparmio delle risorse idriche. Questo lo scopo del progetto di ricerca Life Agrestic, i cui risultati saranno presentati mercoledì 22 novembre all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza.

Il progetto. – L’agricoltura europea è impegnata a garantire l’assorbimento di 310 milioni di tonnellate di gas a effetto serra entro il 2030 e la neutralità climatica cinque anni dopo. Obiettivi ambiziosi, al cui raggiungimento può contribuire anche “Life Agrestic – Reduction of Agricultural GReenhouse gases EmiSsions Through Innovative Cropping systems”. Infatti, il progetto s’inserisce nel più ampio obiettivo di mitigazione del cambiamento climatico del Life Programme for the Environment and Climate Change 2014-2020 (finanziato dall’Ue).

Life Agrestic si è svolto in Italia (Emilia-Romagna, Toscana e Puglia) e si è focalizzato sull’inserimento di leguminose e catch crop nelle rotazioni di cereali e colture industriali (pomodoro e girasole), per ridurre le emissioni di gas serra, incrementare il sequestro del carbonio e la disponibilità d’azoto organico. Inoltre, ha sviluppato un innovativo strumento di supporto alle decisioni (Dss) per una gestione efficiente dell’intero sistema colturale, razionalizzando l’utilizzo di input (fertilizzanti azotati, fitofarmaci ecc.) e risorse non rinnovabili (suolo e carburanti) e aumentando/mantenendo rese, qualità e sicurezza dei prodotti. Infine, sono stati sviluppati un prototipo per il monitoraggio automatico e continuo dei flussi di gas serra dal suolo, un’etichetta di prodotto e schemi per il pagamento di Servizi ecosistemici.

Il progetto, della durata di quattro anni e mezzo, ha coinvolto sette partner: Horta, ART-ER, Isea, New Business Media, Scuola Superiore Sant’Anna, Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza e Università di Milano.

La presentazione. – Mercoledì 22 novembre dalle 9.00 alle 16 all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza (Via Emilia Parmense 84), i partner del progetto faranno il punto sulle attività svolte e sui risultati raggiunti. Si parlerà di selezione varietale di leguminose per gli Ecs, modellistica e uso dei Dss, gestione dei sistemi colturali nei tre siti del progetto. Si discuterà anche del prototipo Agrestic per la misura delle emissioni di gas serra dal suolo, di sostenibilità in agricoltura e servizi ecosistemici. Infine, si farà il punto su costi e benefici delle rotazioni efficienti, sulla replicabilità in altri contesti europei e sulla valorizzazione delle prestazioni tramite il marchio sviluppato dal progetto.

Giovedì 23 novembre dalle 9.00 alle 13.00 si svolgerà una visita al sito dimostrativo di Ravenna, presso la sede di Horta (via S.Alberto 327), per approfondire le attività svolte nei tre siti sperimentali del progetto.