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A Cinque Anni Dalla Vittoria

Di Vittorio Venditti
(Audio), Preso Dall’Archivio Storico Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Antonio Venditti

Mors Tua, Vita Mea

‘Torniamo in campo proprio mentre esattamente cent’anni fa l’Italia ne usciva, secondo molti vincendo. Oggi: noi abbiamo vinto? Stando al Bollettino Della Vittoria Sì.’ – E’ questo l’incipit che esattamente cinque anni or sono, riapriva ciò che proditoriamente era stato fermato, in nome della ‘democrazia’ e soprattutto della collaborazione con le istituzioni.

Gambatesa: Panoramica

Da quel giorno e per mera contabilità, fino allo scorso trentuno ottobre,sono state scritte… Ma vediamo direttamente il quadro:

Blog:
Http://www.Gambatesaweb.it
7245 articoli
38051 pagine
2797 giorni
dal 20 set 2010 al 17 mag 2018

Giornale:

Home


8424 articoli
46981 pagine
1799 giorni
dal 4 nov 2018 al 31 ott 2023

Blog/Giornale:
15669 articoli
85032 pagine
4596 giorni
dal 20 set 2010 al 31 ott 2023

Totale anno Corrente:
1999 articoli
9202 pagine
304 giorni
dal 1 gen al 31 ott 2023

Mese record
243 articoli, mar 2023
pari a 7.8387 giornalieri

Anno record
2319 articoli, 2022
pari a 6.3534 giornalieri

Note
1: Sono stati esclusi i giorni d’oscuramento: 170 dal 18 mag 2018 al 3 nov 2018
2: raddoppio editazione pagine, 76102
ottenuto dopo 1509 giorni dalla riapertura
risultato il 14 gen 2023
3: raddoppio numero editazione articoli, 14490
ottenuto dopo 1613 giorni dalla riapertura
risultato il 28 apr 2023

Vanno aggiunti al bottino tredici articoli che dal primo del presente mese sono consultabili nell’archivio di ciò che da blog sovversivo è stato trasformato in giornale telematico grazie alla lungimiranza di chi ha voluto il sottoscritto nella famiglia dell’Ordine dei Giornalisti del Molise, il tutto per un totale di ulteriori centosessantatré pagine, presente scritto escluso. Sul fronte poco preciso delle visualizzazioni, (le vere letture non intrise di spybot et similia), va detto che le centottantamila e passa che hanno premiato il lavoro di gambatesaweb, sono state affiancate dalle duecentottantaseimila e rotte che gambatesanews si è visto riconoscere nel suo periodo di vita, tesoro d’amicizia che sommato, raggiunge la ragguardevole cifra di quattrocentosessantaseimila ed oltre, numero che premia in particolar modo l’opera dei collaboratori che nel frattempo si sono succeduti o sono rimasti a mo’ di bandiera di qualcosa che in tanti vorrebbero ancora distruggere, senza sapere che quella sorte sta pian piano ‘rosicando’ le loro velleità.

Non amo sparare sui morti perché è uno spreco di munizioni che sono aumentate di prezzo grazie alla guerra che interessa oggigiorno più delle altre e per quest’unico motivo oggi eviterò di proporre la messe di collegamenti ipertestuali in tema, afflusso che servirebbe solo da sfilata per ciò che viene considerato successo, quindi già passato e per me e chi mi vuol bene, il futuro è faro della vita. Ribadisco però, seppur con sufficienza che a chi avrebbe voluto uccidermi fisicamente è morta almeno una persona cara; chi voleva annientarmi dal punto di vista editoriale sta patendo la stasi della vera solitudine e l’onta del superamento in visualizzazioni, nonostante i complessivi trentadue mesi in meno di vita di questo ‘fastidio’, rispetto a quanto si andava pubblicizzando come vangelo laico del borgo da sogno, rimasto a dormire perché i sogni restano tali e vengono inesorabilmente spenti dalla realtà locale (ogni anno sempre peggiore) che è ben altro nella vita. C’è poi da dire qualcosa a chi avrebbe voluto farmi fuori politicamente, atteso che la condanna per parole dette e non dette che mi è stata inflitta per sopraggiunta corruzione di chi avrebbe dovuto giudicare sulla base di opinioni terrene, già però pronunziate come assoluzione in mio favore e non in una sola occasione, cozza terribilmente con l’attesa di un egual verdetto, ma per omicidio colposo, aggravato dall’aver pretesi privilegi di pubblica ufficialità, dimenticati però all’atto dell’amministrazione di quel potere come guida di ciò che era stato assegnato dalla ‘democrazia elettiva’, colpa indelebile e vera sofferenza indicibile sicuramente ascrivibile per Legge, il tutto unito alla procurata morte di chi, avendo comunque trovato sostentamento col reddito di cittadinanza, si è lasciato sopraffare dal destino per aver perduta l’unica possibilità di socializzazione che probabilmente lo avrebbe ripagato in maniera superiore a quanto stava comunque guadagnando dal punto di vista monetario. CENTODIECI E LODE!!! Chi fa politica, molto spesso non sa cosa sia la vera dignità che ogni onesto cittadino indossa ancor prima del vestiario per presentarsi alla collettività. Queste sentenze che potrebbero anche non venir esposte se solo si provvederà a pagare chi è nella facoltà di agire in tal senso, comunque politiche, restano a carico di chi, nel frattempo, ha già dilapidato quanto mi ha rubato, dovendo spartire in senso partecipativo il suo bottino, ovviamente e chiaramente già recuperato da chi, ormai solo, si può permettere il lusso di dire la sua e sfottere chi arriva al punto di addomesticare le maidunate per paura di sentirsi dire la verità, non potendo comunque farsi fotografare al fianco di chi, in buona sostanza per scherzo, oggi si può vantare di rilevare il silenzio digitale di chi ha potuto esprimere il suo far politica con tal canto del cigno.

AVANTI, AVANTI E SEMPRE AVANTI!!!