Di CIP Molise
Qualche giorno fa la notizia dell’approvazione da parte della Camera dei Deputati, all’unanimità dei presenti con 312 voti favorevoli, dell’inserimento dello sport nella Costituzione. L’articolo 33 della Carta Costituzionale è stato così modificato con l’aggiunta del comma: “La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme”.
“Finalmente – ha commentato il Presidente del Cip Molise, Donatella Perrella – si è concluso un percorso iniziato lo scorso dicembre in Senato e portato a termine con il voto unanime dei deputati. Una rivoluzione culturale tanto attesa che dovrà condurre tutti ad una maggiore responsabilizzazione affinché il ‘valore’ diventi un ‘diritto’”.
Tanta soddisfazione è stata manifestata anche dall’onorevole Elisabetta Lancellotta, Delegata CIP Provincia di Isernia.
“Lo sport – ha rimarcato in una nota – è stato elevato a rango costituzionale, non solo come elemento funzionale all’esercizio del diritto alla salute, ma anche con il riconoscimento formale, come diritto fondamentale, sancito nella nostra Carta Costituente. È stato definito un perimetro dello sport ampio: dall’agonismo, alla promozione e divulgazione della pratica sportiva, fino al suo fondamentale ruolo a vantaggio del benessere psico-fisico delle persone. Lo sport in tutte le sue forme, praticato a livello agonistico e dilettantistico, rappresenta un importante strumento formativo d’integrazione sociale e di dialogo culturale, nonché un volano per la diffusione di valori fondamentali quali la lealtà, l’impegno, lo spirito di squadra e il sacrificio”.
“Si tratta di una conquista importantissima che deve rappresentare un punto di partenza per la costruzione di una nuova stagione di diritti con al centro lo sport quale strumento di benessere, inclusione e integrazione nonché agente di trasformazione sociale partendo dalla scuola, il luogo dove indistintamente può essere garantito il diritto all’attività fisico-motoria. Questa novità giunge, infatti, in un momento particolarmente difficile nel quale tante bambine e tanti bambini, tante ragazze e tanti ragazzi, per ostacoli di ordine sociale ed economico, non possono accedere alla pratica sportiva”: queste , invece, alcune delle considerazioni del Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli.