Di Vittorio Venditti
Corsi E Ricorsi Della Storia
Basta saper attendere e tutto s’aggiusta: per par condicio e sinceramente null’altro, dopo aver assistito tre giorni or sono alla programmata dipartita di Re Giorgio,
va dato atto del fatto che stanotte è stato spento anche il suo antagonista in termini di lotta politica,
quel Principe Matteo, politico altrettanto di razza che tante soddisfazioni ha date a molti, siciliani e non solo.
Del luogo terreno nel quale ha abitato per circa due lustri il primo non serve aggiungere altro a ciò che si sa in termini di ‘protezione’; in merito a quanto invece riguarda il posto in cui viene tenuto ancora per qualche ora l’altro si può dire che “… La struttura sanitaria è presidiata da decine di poliziotti, Carabinieri e uomini della Guardia di finanza, con il sostegno dell’Esercito.”, altro punto in comune che non può venir negato, fonte **Mafia: è morto Matte Messina Denaro**, fonte vera, non come questa:
pagina poi rimossa, forse per vergogna.
A chi scrive però interessa tornare ai fatti concreti e considerato che le bandiere sono già a mezz’asta e che entrambe le manifestazioni funebri sono a carico dei contribuenti, si potrebbe operare come accaduto poco più di quarantacinque anni fa a proposito di un’altra ‘coincidenza’, qui raccontata l’ultima volta nel duemiladiciannove perché a tutto c’è un limite.
Tanto, per la gente comune, tolte le chiacchiere di rito, non cambierà niente.
Allora è capitato che del secondo non si sia parlato, in quanto ‘coperto’ dal primo, oggi si ripeterà la stessa pantomima, atteso che il Potere che tiene i fili del teatrino non sia diverso dal tempo che fu.
Alla Prossima Puntata!