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In Morte D’Un Santo Eroe

Di Vittorio Venditti

Salvo D’Acquisto: A Ottant’Anni Dal Sacrificio

Se venticinque anni dopo avrebbe lasciata questa terra chi oggi viene celebrato da tutti nonostante l’incombere della storia, pochi ricordano che come fosse per l’appunto oggi, ma in quel dannato millenovecentoquarantatré, chi ancora nel tempo presente prova insistentemente ad impadronirsi del ‘rotto stivale’ facendo il bello ed il cattivo tempo non solo dal punto di vista economico, operando esclusivamente nel senso più becero del detto appena citato, si scapricciò con una delle ‘sparate’ (nel vero senso della parola), allora di moda.

Vicebrigadiere Salvo D’Acquisto

Siccome l’italiota ‘traditore’, più che schiavizzato andava sfoltito, con un casus belli che in una scuola dell’infanzia i bambini non riuscirebbero a concepire perché più adulti di chi allora si considerò tale, rastrellati ventiquattro ostaggi, tal ‘maturità’ fatta nazista ne stava per fucilare ventidue. Un napoletano che avrebbe senza dubbio potuto soprassedere alla situazione anche perché oltre a trovarsi nella condizione di agire in tal senso, nonostante i momenti non certo ne allegri ne piacevoli, sarebbe stato in grado di pensare di coltivare la propria vita facendo carriera e soprattutto arrangiandosi perché per male che potesse andargli, lui avrebbe rispettato e tenuto l’ordine pubblico, quel Figlio di Partenope decise di mettere a frutto la propria esistenza immolandosi e passando così alla storia degli Immortali.

Bando ad ogni retorica, lo scandalo sta nel fatto che se venticinque anni dopo quel tragico ventitré settembre morì un Santo che fu più volte arrestato, malamente zittito e comunque maltrattato per tutta la vita da S. r. C. che però per puro opportunismo poi lo ha canonizzato perché quell’azienda, non avendo mai dato niente per niente, ne potesse acquisire il di lui patrimonio, (non certo quello spirituale), oggi si prova a pensare di beatificare (anche con qualche politica difficoltà, sicuramente dovuta alle non certo floride condizioni economiche del ‘candidato’ o se si vuole della sua famiglia) chi la santità l’ha vissuta sulla sua pelle nel giro di qualche ora, mettendo a frutto la ragione più bella per la quale in Italia in tanti vogliamo bene ai carabinieri: il loro sacrificarsi per la difesa ad oltranza dei cittadini comuni

Sì, Salvo D’Acquisto fu una persona Normale che normalmente visse secondo le regole intrinseche nel suo esser carabiniere e probabilmente starà sorridendo dal Paradiso e tolte frasi come quella che viene a lui attribuita, “Se muoio per altri cento, rinasco altre cento volte: Dio è con me e io non ho paura!”, con quel sarcasmo che solo i napoletani sanno esprimere a pieno starà dicendo:

“Chiane Chiane, Ce Sta Tiempe!”.