Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria
Alla Faccia Del Decoro!
In questi giorni, visto che gambatesaweb ha abbondantemente superate le mille cento foto in archivio, (se si considerano solo quelle fatte da Totore e poche altre scattate in loco in maniera estemporanea da altri collaboratori e si tralasciano quelle trasmesse in particolare da Stefano Venditti, ma anche da altri corrispondenti esterni al gruppo, dovremmo parlare del doppio), decidendo di fare un po’ d’ordine, mi è balenata l’idea di riassumere per sommi capi, quanto già abbiamo detto in precedenza a proposito di molti argomenti che ovviamente riguardano Gambatesa, proprio per cercare di fare un primo punto della situazione.
Se il benpensante di turno obbietterà che nulla sia cambiato, io risponderò che proprio per questo motivo, cercando di spronare al cambiamento, continuo a toccare certi argomenti, magari facendo adirare chi è nato per questo.
Manca solo Tarzan ed il servizio è completo!
In effetti, se guardiamo i soprannomi che accompagnano molti nostri concittadini, in fatto di animali saremmo pure forniti; Tarzan lo possiamo trovare in paesi limitrofi, ma questa è un’altra storia!
Nei giorni scorsi, non avendo altro da fare e volendo preparare l’ignaro turista al peggio, in attesa della “primavera”, abbiamo fotografato lo stato attuale della villa comunale, una villa a suo tempo ben tenuta, (ma parliamo di decenni a dietro), una villa nella quale mancano solo i drogati per far sì che assomigli ai parchi degradati di grandi città, posti sconsigliati anche di giorno.
Per la verità, giusto un anno fa, con tempi biblici, i lavoranti municipali avevano messa mano a questo luogo, rendendolo un po’ più presentabile: Qui il link.
Non si capisce però il perché, un posto appartenente alla zona privilegiata del paesello, (zona, ricordo a me stesso, servita da un sistema di videosorveglianza, del quale tornerò a parlare, dal costo di migliaia di nostri euro), debba essere così maltrattata, alla faccia del fatto che dovrebbe essere uno dei biglietti da visita del paese.
Per fortuna che ogni tanto ci pensa il Padre Eterno a far in modo che si possa ottenere qualche ricordo estemporaneo, come quello che ti ho appena mostrato.
Attendendo la cura umana, ecco cosa si riesce ad ottenere,
ovviamente solo in determinati periodi.
Si potrebbero dire tante altre cose sull’argomento ma, un po’ per non allungare troppo il brodo, (Mi si incupisce Pasquale Abiuso, “Pucin”, che mi accusa spesso di essere troppo prolisso), un po’ perché al di là di tutto, credo che quanto scritto sia già più che sufficiente per fustigare chi non fa il proprio dovere in merito, mi fermo qui, attendendo che qualcuno si muova e ripristini un luogo che, se ben tenuto, dà a Gambatesa un po’ della bellezza che merita.
E non dite che non mi leggete!
Lavorate piuttosto: Lazzaroni!