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Di Vittorio Venditti
(Audio), Preso Dall’Archivio Di Vittorio Venditti E Da Internet
(Foto), Presa Da Internet

Quali Erano E Quali Sono Gli Interessi In Gioco?

Oggi ricorre l’ottantesimo anniversario dell’annuncio di un armistizio che ha poi portata la nostra Italietta dalla padella della guerra mondiale voluta dagli industriali che poi si sono regolarmente riciclati, alla brace della guerra civile, supportata da ambo le parti da altri gruppi d’interesse e combattuta dal solito stupido popolino che ancora crede alla favoletta della resistenza redentrice.

Pagliacci

E’ questo l’incipit trasposto alla data odierna del pezzo scritto esattamente dieci anni fa e cliccabile qui. A seguire, nel duemiladiciannove, nel duemilaventuno (coincideva in quell’anno anche il giorno della settimana nel quale la data è stata quella dell’otto settembre nel millenovecentoquarantatré) e per finire lo scorso anno, il discorso è spaziato su tutte le sfaccettature storico/politiche che hanno toccato nel tempo ogni argomento che in qualche modo ha avuto a che vedere con questa funesta data.

Ripetere tutto secondo le scarse vedute di chi scrive, oltre che inutile, sarebbe anche patetico. Nessuno vuole insegnare alcun che a ottant’anni da quel mercoledì, ma se esiste ancora gente che ha voglia di crearsi le basi per poter comprendere quanto attende l’Italietta che da allora non è per niente cambiata, a questa Capace e Volenterosa gente sarà sufficiente riascoltare due radiotrasmissioni provenienti in tempi diversi, non dall’EIAR, ma da ciò che ne è nato grazie ai frutti generati da tal pagina, il momento storico più vergognoso ed oscuro che la ‘patria’ potesse arrivare a patire. Si suggerisce di apprendere da due momenti di giornalismo applicato alla radio che mostra senza equivoci quanto si sta ricordando, ascoltando questa trasmissione del ventinove novembre duemiladieci condotta da Umberto Broccoli che parla esclusivamente di quella metà settimana di fine estate romana e quest’altro capolavoro proposto esattamente due anni or sono, (in possesso di chi scrive, ma non caricabile per troppo peso, novantuno mega, per cui è presente il link della fonte), seconda di sei puntate che ripercorrendo la storia della radio di stato, in questo caso affronta quanto accaduto a partire da quell’otto settembre a seguire, proprio per dimostrare che quanto annunciato anche nei collegamenti ipertestuali sopra richiamati non è cosa del tutto peregrina che possa verificarsi nuovamente, se non nel senso tragico della perdita di vite umane per la ‘patria’, almeno in funzione di quanto verrà fuori in tema d’impoverimento degli stessi abitanti del ‘rotto stivale’.

A chiosa, va detto che quando s’afferma che la storia non insegna nulla a chi non patisce, lo si può dedurre dal fatto che la seconda trasmissione rimessa in link è stata costruita e diretta da un politico dei pochi ancora in vita che ha saputo davvero governare nei limiti del possibile e questo, a scanso di ulteriori cattivi pensieri da parte dei soliti noti, non è certo definibile di destra: Si sta parlando di Walter veltroni…

Meditate, Gente. Meditate!