Di Luca Giordano
E’ un uomo di mezza età, originario dell’alto casertano, ma da anni residente a Venafro, il responsabile dello scempio ambientale che ha mandato in fumo circa ottanta ettari del monte Santa Croce.
Il sindaco Alfredo Ricci ha confermato che il comune si costituirà parte civile contro l’uomo che ora rischia sino a dieci anni di reclusione (cosa molto improbabile) se si dovessero accertare le proprie responsabilità in base alle leggi attuali.
La notizia di aver trovato il presunto artefice di questo scempio che ha rischiato di mandare in fumo tutto il parco dell’ulivo con i suoi alberi centenari è stata accolta con enorme soddisfazione dai cittadini venafrani che ora invocano dure pene. Altri invece, hanno proposto delle giornate in cui si potrebbe rimboscare al meglio la zona distrutta dall’incendio.
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