Di Mario Ricca
Buon Lavoro.
Il tema è stato già trattato su questo sito ma io, lo riprendo sottolineando altri aspetti, non avendo ne requisiti per fare considerazioni religiose, ne conoscenze necessarie per valutazioni storiche.
Dal mio osservatorio mediocre e soprattutto marcio, ho percepito ascoltando il neo Capo di Stato, una sensazione tenera, come una fetta di angus Argentino, doppia due centimetri e mezzo e rigorosamente al sangue praticamente semi cruda.
Mi sembrava di sentire Javier Zanetti!
Forse l’elezione del neo rappresentante legale dell’azienda Chiesa è stata fatta per riparare a qualche errore fatto circa otto anni fa?
Questo veniva ipotizzato nel libro: L’ isola del silenzio. Il ruolo della Chiesa nella dittatura argentina – Il Fatto Quotidiano, scritto che parla delle presunte connivenze tra dittatura militare e Chiesa in Argentina; argomento gossip a proclamazione avvenuta, unitamente a altre sfaccettature portate alla ribalta, (Papa Francesco e Videla: le ombre nel passato di Bergoglio – Video – Corriere TV), nel patetico tentativo di fare le pulci al neo eletto come si può leggere in quest’altro articolo, Un Papa tifoso, “tanguero” e fidanzato – Cronaca – Tgcom24, tutti patetici tentativi che lasciano il tempo che trovano, perché l’azienda Chiesa, è sempre stata colonna del potere e molti di quelli che oggi cercano di sollevare scandalucci per elemosinare visibilità, secondo me, forse non riescono o non vogliono contestualizzare, preferendo con la loro spocchia tendente al rosso, giudicare e dare ipocritamente lezioni, dall’alto delle loro cattedre utopistiche spesso abusivamente occupate.
Tanto di cappello poi per l’operazione di marketing fatta dal signor Bergoglio, che ha deciso di chiamarsi Francesco, come il Santo patrono d’Italia, come il coofondatore dei Gesuiti Francesco Saverio.
Sotto l’aspetto politico, le dimissioni del predecessore di Bergoglio, hanno creato a mio avviso un preoccupante precedente legato a questa fase, essendo comunque l’abdicazione,contemplata dal diritto Canonico.
Lotte all’interno dello Stato Pontificio, manovre contro i Papi finalizzate al loro condizionamento ci sono sempre state.
Però esisteva un limite in tutto questo, le dimissioni costituivano una “pratica insolita”.
Aver sdoganato tale istituto, inevitabilmente mi costringe a porre una domanda: Se un altro Pontefice si dovesse in futuro dimettere, lo farà per libera scelta o perché sarà stato condizionato dalle pressioni di qualche partito all’interno del Vaticano?
In definitiva… Una volta che questo istituto è diventato “prassi”, le lotte interne potranno finalmente avere un obiettivo concreto, perché mirare a far dimettere il Papa da oggi, sarà meno difficile.
Relativamente all’aspetto economico, l’azienda chiesa comunque deve risollevarsi; ha il problema di una concorrenza (nel settore “spaccio dell’oppio dei popoli”) sempre più agguerrita e spietata e l’elezione di Bergoglio, potrebbe avere anche una rilevanza strategica per una ripresa che potrà avvenire anche magari mediante quanto scritto da Bruno Ballardini: Gesù e i saldi di fine stagione: se la realtà supera la fantasia | Atlantide Zine.
Non avremo comunque secondo me modo di annoiarci e per quanto mi riguarda, mi auguro che l’azienda chiesa, continui a contribuire al contenimento del pericolo bolscevico che purtroppo incombe ancora sul nostro Paese!