Di Vittorio Venditti
Sottile Imbroglio, Ma…
da buoni comunisti ci provano, ma chi sa parla e la verità viene a galla come altro di meno qualificabile che fa parte del proverbio. In questi giorni a Gambatesa in fatto di notizie si sta toccando per l’ennesima volta il fondo, arrivando a coinvolgere colleghi giovani d’esperienza (per farsi le ossa mandati a mungere il proverbiale toro) che non essendo del posto, possono credere ‘di tutto, di più’, salvo poi venir smentiti da chi ‘vive’ in loco perché non ha voluto lasciare la terra natia.
Dopo la pubblicazione di patetiche foto scattate sabato mattina nella villa comunale, immagini nelle quali spiccano soggetti seduti di fronte ad una scacchiera senza probabilmente sapere nemmeno come si fa la prima mossa in quel nobile gioco, ma lì per pubblicizzarsi in prospettiva delle prossime elezioni amministrative, il clou è successo proprio l’altro ieri pomeriggio, quando è stato presentato questo servizio girato da mamma RAI nel quale viene esaltata la presenza di turisti nel paesello e se ne sente chiaramente la ‘partecipazione’ di fondo con un brusio che a chi ha l’abitudine di dover solo ascoltare, dà l’impressione di trovarsi di fronte ad una trentina di persone, probabilmente musicisti compresi. Si fanno parlare anche due convenuti che esaltano le peculiarità del borgo da sogno e con ciò si convince della genuinità dell’esclusiva chi deve veicolare l’argomento.
Il problema fondamentale sta nel fatto che per chi viene da fuori tutto fa brodo, ma per chi ha la costrizione di risiedere qui, capire chi sono i turisti e chi i migranti di ritorno è un gioco da ragazzi. Il turista è colui che arriva, soggiorna e poi riparte, con un ricambio di clienti che da altre parti è la normalità. Chi invece ha dovuto lasciare per le più svariate ragioni il luogo d’origine invece è qui e vi tornerà, magari anche per rivedere il castello più e più volte, ma sempre come stessa presenza che porterà pure danaro in paese, (per quanto possibile, atteso che si tratti di soggetti proprietari o ereditieri di case per lunga parte dell’anno deserte), ma non nuove facce e la cosa non è da poco.
Perché dunque il simbolo in testa? Probabilmente l’afflusso ‘turistico’ in via d’estinzione di questi giorni non resta stabile, in quanto uno dei fiori all’occhiello vantati dall’amministrazione ‘muinicipale’ ha qualche problema di sussistenza. Tutto è nato da questo vanto di metà duemiladiciannove, faticosamente messo su, ovviamente solo nelle parti prelibate di questo mortorio. Sembra che in questi giorni, parte della struttura abbia ceduto ‘all’usura del tempo’ e vada riattata con una modica spesa, come da determina n 332, “RIPRISTINO GUASTI RETE WIFI4EU – DETERMINA A CONTRARRE, IMPEGNO DI SPESA ED AFFIDAMENTO FORNITURA”, problema probabilmente alla base dell’emorragia di gente che non sapendo come collegarsi al resto del mondo sta preferendo gradualmente tornarvi con grave danno per la riuscita di manifestazioni che di ‘vivace’ hanno la vicinanza al locale cimitero.
Umana pietas ha voluto che quanto si sta esprimendo oggi non sia stato pubblicato ieri. Si è preferito, nonostante tutto, dare una mano a favoreggiare in qualche maniera l’imbroglio, ma non si poteva far scadere una così succulenta notizia.
Ora Si Pensi Al ‘Futuro’ Espresso Da Questa Locandina Perché A Seguire Tutto Il Resto Sarà Nulla.