Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Mario Ricca
Ecco perché l’Italia perde le guerre
Ma il Generale ringrazia per l’insperata, ma gradita pubblicità
Rispetto a Dio Danaro: è un ordine!
Si dice da secoli che l’Italia non è fornita di eserciti all’altezza di combattere; che lo stivale è rotto tout court, in quanto non ha armi di difesa. Nulla di tutto questo: se la patria risulta praticamente sempre sconfitta anche quando sembrerebbe avere la vittoria in pugno, come in tanti cercarono di spiegare in ogni maniera proprio durante il periodo cui si riferisce l’audio appena postato, l’improbabilità di portare a casa risultati militari seri è stata ed è dovuta all’incapacità di valutazione delle conseguenze derivanti da azioni di pura incursione, più o meno dirompenti, più o meno utili alla causa, non della truppa, ma di chi la gestisce.
E’ il caso di quanto ha fatto il sole in termini di riduzione d’intelligenza collettiva nella vicenda che ha coinvolto chi è in foto, ennesima più o meno consapevole, ma di sicuro consenziente ‘vittima’ della moderna guerra che si combatte in maniera neanche tanto virtuale sui cosiddetti social media, nuova forma d’applicazione di quell’eterna truffa che si chiama religione, basata sul rispetto del vero, unico Dio: il danaro.
Ex comandante di una parte dell’esercito italiano che difficilmente annovera in sé certo tipo di soldati, quest’uomo li ha offesi, ovvero ha dileggiato chi, magari per convenienza e o strumentalizzazione, ha preso e tiene con i denti la difesa dei diritti di gente che probabilmente nella maggior parte dei casi non gradisce neppure tal presa di posizione, cosa solo ribadita, atteso che tra le tante occasioni, questa voce abbia espresso parte del suo pensiero in tema lo scorso ventotto luglio… duemilaundici, proprio mediante la penna di chi oggi continua a collaborare in quest’articolo.
Al di là di come la si possa pensare su chi si rifugia sotto il simbolo appena presentato, va ribadito che la democrazia, se veramente tale, prevedrebbe anche che si possa dire quanto espresso da un generale che comanda truppe del tipo di cui alla prima delle immagini esposte sopra e nessuno dovrebbe risentirsi più di tanto, cosa che sta regolarmente avvenendo tra la maggior parte delle persone che hanno inclinazioni sessuali ritenute ‘non normali’ da chi ha espressa la propria opinione e nulla più, persona a sua volta, oggi in grado di fruire dei lauti proventi derivati dalla probabilmente insperata, ma sicuramente gradita pubblicità di conseguenza generata da chi a chiacchiere ha condannato l’autore che oggi gongola come segue: Il libro del generale Vannacci è il più venduto su Amazon. Le polemiche fanno bene a “Il mondo al contrario”, pezzo inviato e commentato dalla nostra ‘Mina Vagante’ che in fatto di esplosioni non può essere che Maestro. “Ho comprato su Amazon il libro prima di imbattermi in questo articolo. Mi auguro di essere schedato come dissidente, anzi se c’è qualcuno che vuol fare la spia, può anche dire ai servi del leviatano che sono un non vaccinato.”, camerata di chi scrive anche in tal senso. Cotanto ufficiale però, andando a leggere tra le righe la notizia che a quanto pare dopo aver fruttato in termini d’ossequio al ‘Signore’, già si sta spegnendo, ha commesso un gravissimo errore di valutazione degli effetti collaterali, imposto dalle parole in tema, proferite in uno Stato che fa del bigottismo la propria bandiera e di conseguenza del revanscismo il vessillo di quella controparte che normalmente non saprebbe difendersi in alcun altro modo. Dunque, per questo e sinceramente solo per questo:
Signor Generale, Ri—Poso!!!