Di Vincenzo Ciccone
Cambio di prospettiva per il coach: «Avventura affascinante, sono animato da tanta voglia di far bene per il club»
Un grande assaggio l’ha vissuto già nell’ultima stagione laddove – oltre allo stretto ambito tecnico di supporto alle figure di capo allenatore – è stato di fatto un coordinatore dirigenziale in pectore anche sul versante giovanile in un’annata che ha regalato le semifinali playoff per l’A2 col team di serie B e lo scudetto di categoria.
La Molisana Magnolia Campobasso ha individuato in Fabio Ladomorzi il suo team manager per la stagione 2023/24.
AFFINITÀ ELETTIVE Per il coach campobassano il primo approccio con il basket rosa in città c’era stato già all’epoca della Women’s nel torneo di serie B, team guidato per un paio di stagioni tra campionato, playoff e Final Eight di Coppa Italia ospitata al PalaUnimol. Poi, durante l’avventura con Magnolia, il lavoro con il vivaio fino ad entrare ora in questa nuova dimensione.
«Senz’altro – rimarca il diretto interessato – si tratta di un’avventura affascinante, un mondo nuovo sempre legato al basket, ma con una prospettiva diversa. Poter far parte integrante a tutti gli effetti della prima squadra è un ruolo gratificante e senz’altro, in questo momento, genera in me un mix di emozioni e tra virgolette, anche un po’ di timore reverenziale. È un’esperienza al vertice del basket femminile, un universo differente anche e soprattutto dal punto di vista psicologico, dove il trovare i giusti equilibri rappresenta un fattore primario».
ESPERIENZA DI FORMAZIONE In tal senso, l’ultima stagione ha rappresentato per il team manager dei #fioridacciaio una palestra non da poco. «È stato un antipasto sostanzioso – ammette – anche se qui cambia la dimensione e si amplifica il lavoro, ma l’impegno sarà ancora più gratificante. Da parte mia, ringrazio la società che mi ha dato questa possibilità e come ho sempre fatto, mi darò anima e corpo a questa nuova esperienza».
GRUPPO TRAINANTE Ladomorzi, dalla sua, è consapevole che tanto farà anche la capacità di coesione del gruppo. «In ogni mia esperienza al maschile, ma anche in quelle al femminile, anzi soprattutto in quelle in rosa, cercare di fare team è determinante. Non che l’aspetto tecnico-tattico sia marginale, ma se tutti vanno nella stessa direzione è più concreto ottenere risultati. Sicuramente, forte delle mie esperienze, proverò ad essere da collante tra le esigenze della squadra e quelle del club per far sì che si proceda in una direzione univoca, facendo attenzione ai dettagli ed ai particolari, sempre fondamentali nel basket in rosa anche per quelle che sono state le mie esperienze pregresse. Occorrerà – prosegue – tenere molto alta la soglia d’attenzione, ma per la tipologia di squadra poter avere un piccolo zoccolo duro confermato sarà una bella base. Il lavoro tecnico spetterà allo staff degli allenatori, da parte mia dovrò curare gli altri aspetti e far sì che tutto vada per il meglio anche perché se i mutamenti portano con sé più di qualche punto interrogativo, in considerazione del calendario che ci è toccato in sorte, dovremo essere rapidi nel trovare la sintesi più efficace».
SERENO… COSTANTE Il tutto, peraltro, con uno spirito di grande serenità. «Poter avere da un lato al mio fianco un tecnico come Mimmo (coach Sabatelli, ndr) che conosco da tempo e che ho avuto come giocatore , dall’altro una società che mi è molto vicina sono certo – chiosa Ladomorzi – mi farà esplorare al meglio questo nuovo mondo. Da parte mia, mi approccerò come uno scolaro al primo giorno di scuola, un alunno volenteroso di fare, imparare e soprattutto dare una mano».