Di Cesare Scalabrino
Ad oltre due mesi dal verificarsi degli eventi atmosferici caratterizzati prima dalle violente precipitazioni e subito dopo dalla fortissima ondata di caldo con il “bollino rosso” posizionato continuamente sul Molise, la situazione dei nostri campi rileva un’agricoltura devastata dal maltempo.
I molteplici avvenimenti meteo avversi hanno flagellato tutte le coltivazioni; in particolare, le cronache parlano di vigneti distrutti dalla peronospora, di frutteti ed ortaggi allagati, di grano allettato e foraggio per gli animali irrimediabilmente perduto.
L’ondata di calore africano è la punta dell’iceberg delle anomalie di questo pazzo 2023 che ha vista imperversare una grave siccità, seguita da precipitazioni violente ed abbondanti ed infine il caldo torrido di luglio.
Coldiretti ha fin da subito chiesto alla regione Molise di avviare le procedure per la delimitazione del territorio danneggiato e per la valutazione dei danni, al fine di poter ottenere, dal Ministero dell’Agricoltura, il riconoscimento dello stato di calamità naturale. In tal modo potranno essere attivate le diverse misure a sostegno delle imprese agricole danneggiate.
E’ necessario però far presto, accelerando al massimo i controlli e le istruttorie di competenza degli uffici regionali. In proposito Coldiretti è a conoscenza che il lavoro si sta svolgendo e l’auspicio è che si possa concludere il tutto velocemente.