TORBALL: I Guerrieri Della Luce Conquistano La Serie A
11 Marzo 2013
Malati Di Democrazia
12 Marzo 2013
Mostra tutto

VIDEOSORVEGLIANZA AL CASTELLO DI GAMBATESA: Ma Serve Davvero?

Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria

Ovvero: Parla Di Pulizia Chi Per Primo Imbratta

Videosorveglianza al gran completo

Siamo quasi a Pasqua, per cui,nel massimo rispetto delle parole proferite e rimandate ai nostri giorni, ma in aperta critica ed a sfregio degli ipocriti odierni “divulgatori”, parole proferite da qualcuno che conta più di me, quel Qualcuno che nel reportage di quattro giornalisti dell’epoca, (gli unici accreditati), pare che disse: “Chi di voi è senza peccato, Scagli La Prima Pietra”, io non mi tiro indietro e lancio una bella morgia a coloro che in via ufficiale si permettono anche il lusso di affittare il Castello di Gambatesa o di Civitacampomarano, a chi fa loro comodo, dimenticando poi di trattarne con celerità la manutenzione, per nulla preoccupati da ciò che può accadere a qualcosa che si sta aiutando a diventare un rudere.

Parlo della Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici del Molise che (dicono) proprietaria, (aggiungo io: a spese nostre), del Castello di gambatesa) ed accuso questo ente del lassismo con il quale viene trattato il dover riparare i danni dei quali ho già farneticato nei giorni scorsi anche su giornali a tiratura nazionale, così, come accuso il medesimo ente di aver sprecati un bel po’ di nostri danari per impiantare un sistema di videosorveglianza, probabilmente non troppo dissimile da quello che il nostro Sindaco pro tempore, ha voluto nella parte privilegiata del nostro borgo.

Bandiere sul Castello

Ma che diavolo devono proteggere: le Bandiere, che pure sono importanti?

Castello: Porta in basso con telecamera e manifesto

Ecco come si presenterà d’ora innanzi il Maniero a chi verrà a trovarci, Monumento tanto decantato sulle guide turistiche, sicuramente bello ma ormai deturpato da una tecnologia che non ha avuta alcuna utilità nei secoli passati e ne ha ancora meno oggi, atteso che difficilmente si possa accedere in un posto come largo Castello senza che i nostri concittadini se ne accorgano, vigili più dei vigili e di telecamere che all’atto pratico, hanno dimostrata tutta la loro reale inutilità in Gambatesa.

Telecamera Sul Castello, Altezza Vicolo Palazzo

Manifesto Sul Castello Altezza Vicolo Palazzo

Passi anche l’installazione di queste “meraviglie della tecnologia moderna”; ma cosa dire di ciò che si pensa sia utile ad una maggiore dissuasione al furto o al vandalismo, come gli avvisi?

Manifesto in primo piano

Si parla molto di coloro che, tanto maleducati, sporcano i monumenti importanti di città altrettanto blasonate:
Che dire di queste belle “Pagine di Storia” poste sulle pietre che costituiscono le mura del nostro Monumento?
A chi dare un premio, costituito da qualche calcione nel sedere, per questa bella trovata?

Bando alle ciance, nei giorni scorsi, a proposito di una diatriba in via di soluzione, aperta fra me e Maria Saveria Reale, (Giornalista del Quotidiano del Molise, della quale ti renderò conto dopodomani), la Nostra, a proposito di un suo articolo pubblicato in tema, mi ha riferito di aver ricevuti rimbrotti dai burocretini che operano presso l’ente che si occupa dei nostri beni archeologici, tanto, da avere timore nello scrivere a proposito di questa gente.
Per quanto mi riguarda, posso dire che a proposito di questi burocretini, io ne devo nulla a loro, ne devo scendere a compromessi con loro, per cui dico il mio pensiero a proposito di qualcosa direttamente derivante dai loro sprechi e dai loro lassismi.
Detto dell’allegra amministrazione dei nostri Monumenti, sia a proposito delle telecamere e dei manifesti che spero verranno tolti a seguito di un rigurgito di dignità che spero questa gente possa avere, detto della gestione e dell’affitto arbitrario dei castelli stessi, (vedi link proposto sopra), aggiungo che tutto ciò che dico ai quattro venti, lo espettoro per il solo, unico ed incontestabile fatto che questi “signori” non possono, ne potranno mai costringermi a scendere a compromessi, magari per paura di una futura, mancata assegnazione in affitto del Castello medesimo.

SE MI SERVE UNA CANTINA: HO LA MIA!

Per altro già contenente buon Vino!

Ma perché parlo di “CANTINA”?

Sala Del Castello, del 14 maggio 2011

Anni a dietro, unitamente a Totore, mi recai presso il castello, pur non potendo vedere le preziosità in esso esposte e riposte, vista l’apertura serale e la voglia di godere, sia pur in minima parte, almeno del clima che si può respirare in un Monumento, alla presenza dell’Arte, con la A maiuscola.
Tralasciando la superficialità con la quale venimmo trattati dagli allora custodi, mi rimase impressa una cosa che mi diede da pensare:
L’Aria che si respirava, nel senso più puzzolente del termine.
Nei giorni scorsi, parlando con uno dei pochi reali Ciceroni che il nostro Castello si possa permettere, Pasquale Abiuso, sono venuto a conoscenza di qualcosa che mi ha lasciato interdetto e senza sapere se fosse il caso di ridere o di piangere.
In buona sostanza, Pasquale mi ha riferito delle infiltrazioni che via via nel tempo stanno sempre più e peggio interessando il castello, per cui la sensazione di stare in cantina è sempre più e meglio accentuata.

La ragione delle transenne definitivamente provvisorie di cui alla precedente farneticazione?

Inutile dire che mi sono riproposto di fare una ulteriore visita al Maniero in presenza di Pasquale, proprio per annusare ciò che la natura mi vieta di vedere e verificare quant’è ancora Vera la mia passata esperienza.

Resta ovvio che se dovessi riscontrare quanto appena farneticato, sarai la prima persona ad esserne informata, nei tempi e nei modi più deleteri per il comportamento di questa gente che a mio parere (e non solo mio), tutto fa, tranne che dare una nuova vita ai nostri monumenti, anfiteatri e materiale simile, di proprietà statale, (quindi di tutto il popolo italiano), a loro esclusivo uso, consumo e sfregio, visti i fatti.