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Perle Dal Fronte

Di Ouday Ramadan

SPA? NO GRAZIE, PREFERISCO VIVERE!

Una parte del mio lavoro consiste nel gestire diversi immobili d’edilizia residenziale pubblica, realizzati con i fondi Gescal, carpiti dalle buste paga dei lavoratori dipendenti.

1 Eurocent

La crisi economica ha prodotto, dove vivo più che altrove, un’utenza sempre più inadempiente nei pagamenti delle quote condominiali, comprese quelle per un bene primario ed essenziale come l’acqua, con tutte le conseguenti difficoltà ad assicurare anche a queste persone tale bene di prima necessità.

Rubinetto Antico

Facendo un passo indietro. Da queste parti la Società che gestisce il servizio idrico è stata istituita anni fa dalla cosiddetta ‘sinistra’, all’epoca al potere amministrativo. Riempendosi la bocca, l’amministrazione in questione ha denominata tal ente in pompa magna, ‘Società per Azioni a Capitale Pubblico’.

Totò, … E IO PAGO!!!

“Che grandi parole! Che grande invenzione” direbbe Totò! In pratica, la Società è stata istituita come Azienda Pubblica, così che la sinistra ha potuto piazzare tutti i suoi ex sindaci, ex assessori, ex consiglieri, ex segretari ecc., i quali, essendo ormai elefanti ineleggibili ed impresentabili, erano tutti alla ricerca di una stabile e pubblicamente retribuita poltrona.

Il Vero Sciacallo

Una Società costruita ad hoc come ‘parcheggio’ lautamente retribuito con soldi pubblici per i rottami della politica italiana degli ultimi quarant’anni. Questa stessa ‘Società a capitale pubblico’ è però al tempo stesso una Società per Azioni ed è quindi soggetta al diritto privato e non al primo. Valgono le regole commerciali e il principio capitalistico. La Società è quotata in borsa e ne segue le regole. Di conseguenza gli utenti del servizio idrico, cioè i cittadini, da queste parti non fruiscono dell’acqua come di un bene primario ed essenziale, in quanto tale garantito dallo Stato, ma ricevono l’acqua come merce. L’acqua erogata è, in questa cornice, non un bene primario, ma una merce a tutti gli effetti che si può solo comprare. Quindi se non paghi la merce, ovvero l’acqua, questa non ti viene più erogata.

È da sottolineare che l’acqua, nella zona in questione, ha un costo praticamente pari a zero. Tutta la regione ha un’alta densità idrica, l’acqua è presente in grandi quantità. I costi sono solo per regimarla, non per approvvigionarsene. Anche per quanto riguarda la regimazione, gli ultimi investimenti risalgono all’Impero Romano: fate voi i conti!

L’altra mattina quarantanove famiglie, utenti della Società per Azioni a Capitale Pubblico di cui sopra, hanno ricevuto da parte di questa un avviso: dal giorno 21 di questo mese, in caso di morosità persistente, verrà sigillato il contatore dell’acqua privando le suddette famiglie di questo bene primario, per altro in un momento d’emergenza-caldo come quello presente.

Morte Cerebrale

A causa di una questione amministrativa, frutto essenzialmente del totale disimpegno finanziario delle amministrazioni comunali nella gestione degli immobili di proprietà pubblica, nonché di reticenze della suddetta Società Idrica a risolvere determinati problemi logistici, gli edifici dove abitano queste famiglie hanno un unico contatore dell’acqua che conteggia i metri cubi erogati a tutte le famiglie dell’edificio. Vengono così ripartite le spese in base ai consumi, ogni famiglia è tenuta a versare la propria quota in base a presunti calcoli di prelievo, ma la bolletta è unica per tutto l’edificio, (alla faccia di regolarità e trasparenza: NDR). Una sorta di “superbolletta” collettiva.

Totò Truffa

Succede però che mentre molte famiglie, la maggioranza, pagano le loro quote regolarmente anche se con grandi difficoltà, altre persone non versano il dovuto, per cui l’importo della “superbolletta” non viene raggiunto. Per inciso: la maggior parte delle persone che non pagano non sono cittadini italiani, bensì provenienti essenzialmente dalle ex Repubbliche Sovietiche, nonché dal Maghreb, questione comunque non di capitale importanza ai fini del risultato. L’importo viene quindi messo in mora e segue inesorabilmente l’iter amministrativo che porta alla sospensione dell’erogazione dell’acqua a tutto l’edificio.

Il Clistere

Tutto questo sapete che cosa mi ricorda? I cosiddetti “ribelli moderati” siriani, tanto acclamati dalla sinistra in tutti questi anni.

Siria

Tempo fa i ribelli siriani presero possesso (con le armi) delle principali fonti d’acqua che riforniscono i distretti della città di Damasco. I ribelli siriani prima versarono gasolio nell’acqua, dopodiché fecero in modo che ai cittadini damasceni non arrivasse più nemmeno l’acqua così ‘trattata’.

Famiglie italiane assetate, come le famiglie siriane di Damasco assediata.
Le Società per Azioni come l’Isis.

In effetti, sono due ‘fecce’ della stessa medaglia.