Di Vittorio Venditti
Ottantesimo Anniversario
Sembrerà strano: ricordare un anniversario senza che vada a coincidere con un centenario. Oggi ed a seguire, verrà proposto un trittico di eventi, solo perché per questi cade l’ottantesimo anniversario dal tempo stesso degli accadimenti.
Iniziando quel ciclo dunque, in quell’assolato lunedì d’estate di guerra, la ‘Roma imperiale’ non si sarebbe mai aspettata di ricevere per pranzo cotanta ‘messe’, in attesa di vivere un periodo ancor più magro dal punto di vista del cibo che già scarseggiava e non per motivi di dieta. Di lì a poco, un ‘gran consiglio’ basato sull’apporto non indifferente di sostanze stupefacenti, avrebbe chiusa quella settimana nel peggiore dei modi: All’italiana.
Quel giorno anche lo ieratico pontefice si abbassò a visitare chi considerava comunque suoi sudditi e da allora, siccome in Italia non c’è nulla di più definitivo del provvisorio, è possibile ancora oggi vedere le testimonianze di quella mattanza sui sudditi giustappunto, portata a termine con pieno successo, soprattutto inteso come l’aver evitato di toccare i reali colpevoli della tragedia in atto da più di tre anni per ciò che fu definita ‘Patria’, esclusivo capriccio di coloro che alla fine della fiera non persero assolutamente nulla in termini di patrimonio, ma soprattutto di faccia, quell’espressione che come il loro lato “B”, fu nascosta in attesa di tempi migliori.
Domanda: A Proposito Della Memoria Del Fatto, Cos’E’ Cambiato Da Due Anni Fa?