Di Vittorio Venditti
Adesso La Colpa E’ Delle Chat ‘Intelligenti’
Quasi un mese fa qui è stato scritto che l’uomo – in fatto d’intelligenza – è alla frutta. Il discorso si trascina stancamente sui media sicuramente per nascondere secondi fini e ciò non solo per il caldo opprimente di questi giorni.
Ora si tira in ballo la scusa che la vita moderna sia figlia dell’uso della tecnologia, prima di tutto affidata ai militari, come se ogni arnese odierno non risalisse quantomeno a mezzo secolo fa in fatto di produzione più o meno segreta e quanto fa al momento da oggetto si riferisce non solo all’ingegnosità spicciola, ma al vero e proprio modus vivendi già attuato dagli eserciti di mezzo mondo non solo durante conflitti non si sa fino a che punto davvero terminati, attori comprendenti milizie più o meno regolari di stanza nei cosiddetti ‘paesi sottosviluppati’, in tal senso per la comodità della politica tout court.
Oggi ci si batte spesso fintamente il petto per problemi definiti ‘etici’, probabilmente non più tali da decenni se non da secoli per chi è un po’ più ‘uguale’ del resto dell’umanità perché proprio quella massa spesso definita dai primi per loro comodità ‘informe’ deve aver paura di qualcosa per tenere in vita un potere che diversamente crollerebbe come un castello di carte: “La sicurezza del potere si fonda sull’insicurezza dei cittadini”, (Leonardo Sciascia).
Dunque: C’E’ Davvero Da Aver Paura Del Presente?