Di Cesare Scalabrino
L’incidente mortale verificatosi nei giorni scorsi nelle campagne di Baranello, dove hanno persa la vita due anziani coniugi di 82 e 76 anni, investiti dal trattore carico di legna sul quale viaggiavano, riaccende i riflettori, per la verità mai spenti, sul tema della sicurezza sui luoghi di lavoro.
Da sempre Coldiretti insiste sull’importanza della formazione degli imprenditori ed operatori agricoli che utilizzano trattori ed altri mezzi meccanici per le lavorazioni aziendali, perché è solo in questo modo che si possono ridurre i rischi ed evitare simili episodi.
A tal proposito, Coldiretti Molise sottolinea che per utilizzare i mezzi agricoli bisogna essere abilitati attraverso la frequenza di corsi teorico-pratici. Corsi che l’Organizzazione tiene periodicamente nelle proprie sedi della regione ed ai quali possono partecipare tutti gli imprenditori agricoli. Purtroppo, però, dobbiamo evidenziare che non sempre ad utilizzare tali mezzi sono soggetti abilitati, ma a volte capita che questi vengano impiegati anche da chi non ha ricevuto un’adeguata formazione, come nel caso di familiari o coadiuvanti aziendali.
Un altro rischio, per la sicurezza del conducente, è inoltre costituito dall’obsolescenza del parco macchine che non risulta a norma, come prevede la legge e come Coldiretti ribadisce sempre durante lo svolgimento dei corsi formativi. Per questo, la parola d’ordine per ridurre al minimo i rischi di incidenti e infortuni è sicuramente FORMAZIONE!
Nel caso della tragedia dei giorni scorsi vi è inoltre da sottolineare un ulteriore elemento: l’età delle vittime. Ciò deve far riflettere, sottolinea Coldiretti Molise, in quanto spesso nelle nostre campagne molti lavori vengono ancora svolti da persone anziane, visto l’esiguo numero di giovani che decide di restare in regione a vivere e lavorare in agricoltura.
Un’amara realtà che fa il paio con un Molise che tende sempre più a spopolarsi, specie nelle aree interne e rurali, troppo spesso prive di una rete viaria adeguata e di infrastrutture indispensabili ad agevolare la permanenza nei suddetti territori. E’ inconcepibile, al giorno d’oggi, pensare che si possa fare impresa lavorando in realtà territoriali carenti d’infrastrutture viarie o di indispensabili presidi quali, ospedali, farmacie, scuole, uffici postali, caserme delle forze dell’ordine, solo per citare alcuni esempi. Non è possibile fare impresa se la propria azienda non è raggiungibile agevolmente dai fornitori che devono consegnare agli imprenditori agricoli e zootecnici ciò di cui hanno bisogno nello svolgimento del proprio lavoro. Se poi a ciò si aggiunge l’invasione di cinghiali che distruggono interi raccolti, i cambiamenti climatici in atto, con tutto quanto ne consegue in termini di dissesto idrogeologico e le lentezze burocratiche, la situazione diventa insostenibile ed i giovani sono sempre più disincentivati a lavorare in agricoltura.
Per tutto ciò Coldiretti Molise, rinnovando l’invito al rispetto delle regole e norme sulla sicurezza, rivolge un appello al Governatore Francesco Roberti ed al nuovo Governo Regionale che si insedierà, affinché la politica attenzioni i molteplici problemi che attanagliano il settore primario e si adoperi con impegno per la loro soluzione. Caso contrario, conclude Coldiretti, non si potrà far altro che assistere alla fine del settore ed al conseguente spopolamento della nostra terra che porterà con se un impoverimento socio-economico irreversibile.