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Buon Compleanno, Lay!

Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria E Timea

Davvero Una Bella Serata!

Quando io dico che tutto il mondo è paese non sbaglio: La riprova l’abbiamo avuta ieri sera, nonostante i pregiudizi dei gambatesani, duri a morire ma stroncabili, prove alla mano

Se mi leggi assiduamente, senz’altro ricorderai che fra i miei amici c’è una famiglia di Romeni che da circa un anno e mezzo vive a gambatesa.
Già l’anno scorso farneticai del compleanno di Lay, il capofamiglia, evento che ci vide protagonisti nel bar Tràsce E Jsce, (qui il link).
Quest’anno l’amicizia fra me totore e Donato e questa famiglia si è ulteriormente cementata, vista la sincerità e la serietà che queste persone giornalmente ci offrono, per cui Lay ha deciso di fare le cose in grande, invitandoci, proprio per il suo compleanno, a cena a casa sua, cena ovviamente a base di pietanze rigorosamente Romene, ottima occasione quindi per imparare qualcosa di nuovo, ottima occasione per integrarci noi fra loro.

Così deciso, ieri pomeriggio noi tre, con un paio di macchinette fotografiche, qualcosa per non presentarci a mani vuote dai nostri ospiti e tanta curiosità, siamo andati a casa di Lay, Maria E Timea.
Lay ci ha accolti immediatamente con la gioia dell’amico che vede soddisfatto un suo desiderio.

Birra Bucegi, (l. 2,5)

Un vero amico conosce i gusti dei suoi ospiti, soprattutto se sono anche i gusti propri e quindi ci ha introdotto nel suo mondo, partendo da ciò che avviene regolarmente ogni giorno nel nostro:
La classica bevuta di birra.
Questa, si è presentata a noi in una bottiglia non proprio regolamentare, se si parla di limiti imposti all’Italia; infatti ci siamo trovati di fronte una bottiglia da due litri e mezzo di birra che assomigliava fagamente alla Forst e ne possedeva la medesima gradazione alcolica.

Succo D'Uva Madnes

Noi grandi avevamo la birra che ovviamente Timea, (la figlia di Lay), per la sua età, non poteva bere.
La Nostra però, aveva una bevanda Appositamente prodotta e venduta in Romania, che se pur proveniente dall’uva, non era alcolica ed era buona, tanto che l’abbiamo gradita anche noi.

Busuioc Di Pietroasa

Cabernet Sauvignon Dracula

In attesa di iniziare la cena, Lay ci ha mostrate le bottiglie di vino che, come la birra, lui aveva appositamente acquistate per quest’evento.
Un vino forte ma profumato, l’altro più dolce e da fine pasto, vini che non ci hanno assolutamente fatto rimpiangere quelli di italica provenienza, tanto erano amici dei nostri palati.

Antipasto

Finalmente tutto era pronto e quindi siamo passati all’antipasto che come vedi, anche in questo caso non ha nulla d’inferiore all’antipasto all’italiana, tanti sono stati gli ingredienti che hanno decorato il piatto.
Ottimi salumi e formaggi, accompagnati da normali cetrioli e pomodori, sapientemente disposti da Maria, la cuoca di casa.
In particolare abbiamo potuto gustare un formaggio che per sapore e consistenza assomigliava alla Feta greca.

Bruschette

L’antipasto si è completato con una serie di piatti accessori

Melanzane e maionese

E salse che hanno fatto cambiare giudizio su certi alimenti anche a qualcuno di noi che normalmente non mangia di queste cose.

Zacusca

Donato ad esempio, ieri sera ha mangiate le melanzane che normalmente odia, così, come io non mangio le verdure.
In quel caso, se non ce lo avessero detto, sicuramente non avremmo pensato che stavamo mangiando cose a noi conosciutissime e da noi odiate.

POFTA BUNA! (BUON APPETITO!)

Sarmale

Passiamo così al primo piatto che nulla ha a che vedere con la pasta nostrana.

Il Sarmale, come vedi dalla foto, è un contenitore di verza, in parte cotta sotto sale, in parte lessata, contenitore al cui interno è posta una polpetta costituita da carne macinata di maiale e riso.

Sarmale con panna acida

Questo piatto può essere servito con l’aggiunta di panna da cucina, cosa sufficientemente sconsigliabile, visto che quanto ci è offerto, già di suo è davvero sostanzioso.
Panna o non panna, è comunque buono, e si fa mangiare volentieri, sostituendosi senza timor di nostalgia ai primi piatti di patria provenienza.

Mici

Il secondo poi, basato su salsicciotti composti da carne di maiale, vitello ed agnello detti Mici, (da mangiare accompagnati con la senape), ci ha fatto venire in mente un’ideona per qualche futuro banchetto all’aperto.
Ottimi se cotti al forno, questi salsicciotti. Assemblati senza il tradizionale involucro costituito dalle interiora del maiale, insomma: senza pelle, a detta di Lay, sono ancora più gustosi se cotti sulla brace.
Ti lascio dunque immaginare quali sono stati i proponimenti fatti mentre mangiavamo quel piatto.

La torta

Ogni compleanno che si rispetti, anche in Romania, finisce con la torta e Maria, per l’occasione ne ha preparata una di frutta, internazionalmente ottima.

Foto di gruppo

Poi, per suggellare il tutto, ci è venuta l’idea di farci una foto tutti insieme.
Il problema è consistito nel far in modo che nessuno mancasse all’appello; così, se la prima foto è stata scattata da Timea, (come avvenne lo scorso anno al bar),

La sacra famiglia

la seconda è stata fatta da Totore.

Come detto nel sottotitolo: “davvero Una Bella Serata!”, guastata di striscio però dai soliti e stupidi pregiudizi di chi è così ottuso da non voler ammettere che ogni mondo è paese.

Dovendo andare alla cena e volendo evitare di farlo a mani vuote, ci siamo fermati presso il bar di Salvatore A Ccett, per acquistare il nostro dono.
Qui, il barista ci ha chiesto a che si doveva una tale spesa ed io, informatolo dell’evento che di lì a poco stavamo per vivere, da Questo mi sono sentito dire:
“Sì, va bèh! Ma che vi vorranno far mangiare di rumeno: la cipolla?”.
E’ inutile dirti che quell’affermazione mi ha profondamente ferito, effetto che non ha fatto a Lay, (al quale ho raccontato il tutto), visto che lui ci è abituato.
Durante la cena però, montava in me un desiderio di rivalsa nei confronti di chi aveva espresso così liberamente il proprio “pensiero”, che alla fine dell’incontro, salutati i nostri amici, ho deciso di tornare sul luogo del delitto.
Là, trovato Salvatore, abbiamo pensato di mostrare le foto che ora ho poste all’esame della tua intelligenza, e nel farlo, mi è venuto spontaneo esclamare:
“Ecco la cipolla che abbiamo mangiato questa sera: non puzza abbastanza il nostro alito?”.
Da dire che nel locale, un po’ defilato, si trovava anche uno di coloro che ha Capodanno mi ha fatto quanto ti ripropongo in questo link.
Ti lascio immaginare qual è stata la mia soddisfazione nel vedere il barista che era rimasto letteralmente senza parole alla vista di quanto avevamo combinato.

Come già detto in tante occasioni, (cosa per altro apprezzata da te che mi leggi, visto il contatore visite), siti come questo che stai leggendo, oltre a servire per ragioni commerciali, devono vivere per divulgare le idee e la cultura di ogni uomo.
Solo così si potrà ottenere l’intelligente guadagno che l’uomo stesso riceve dallo scambio culturale, magari proposto in una cena, magari basato sulla reale sincerità d’azione esposta senza secondi fini e soprattutto in maniera svincolata da inutili forzature, proposte da chi, con la scusa della cultura o della religione, cerca di costruirsi un potere effimero, schiavizzando l’altrui pensiero e cercando di ostracizzarlo, pensa di vincere sul Prossimo.

Ieri mattina, nell’accettare i complimenti che Carmen del bar Tràsce E Jsce, (bontà sua), mi ha voluto fare per una mia recente farneticazione, io ho risposto:
“Come vedi, non è che cacciandomi dalla squadra di Capodanno o mettendo in atto azioni di ostracismo mi possono fermare; quei piccoli pidocchietti non hanno la minima idea di cosa dovrà accadere nel prossimo futuro.
Loro non sanno che le idee non possono essere fermate con atti intimidatori, ma a breve sapranno che il potere che si sono costruiti sull’ignoranza e la paura del Prossimo, è destinato a finire miseramente”.
Questo è ciò che deve accadere, in nome della capacità d’integrazione fra gli uomini, vera integrazione, non falsa forma di pubblicità, necessaria solo a chi utilizza questa nobile parola per propri sporchi fini di guadagno, accuratamente ben nascosti in nome di politica e religione.