Di Vittorio Venditti
Perché Tornare Allora Sull’Argomento?
In effetti, se si volesse badare a non ripetersi, oggi la lettura sarebbe stata da destinare a ben altro. Siccome però la tecnologia va avanti, ogni tanto bisogna fare il punto e dopo quanto scritto lo scorso otto gennaio duemilaventi, questo dovrebbe essere uno di quei momenti nei quali, a proposito di Chromebook, gioire nel rendicontare di tal progresso.
Sì, se però ci fosse davvero dell’avanzamento da raccontare! Dopo il quattordici pollici acquistato a fine duemiladiciannove e distrutto nei sei mesi successivi per via di esperimenti mal riusciti, il voler verificare quanto il tempo avrebbe regalato in termini di miglioramento di quanto si pensava fosse una valida alternativa anche per i non vedenti, ha fatto sì che all’inizio del mese scorso chi scrive si ripetesse nella performance, stavolta comprando un Chromebook quindici virgola sei pollici, munito di tastiera completa, ma di fattura più scadente, proprio per verificare la possibilità di abbassare il prezzo da pagare per chi avesse bisogno di poco, ottenendo giustappunto poco. Di seguito un estratto della recensione del dispositivo acquistato presso una nota catena commerciale web.
‘Per fortuna il portatile costa relativamente poco, quindi lo si può classificare come un tablet con tastiera fisica, ma davvero nulla più. Detto ciò, ecco il pregio: la costruzione di questo Chromebook che è davvero di prima scelta, se si considera che tutto il pacchetto costa duecentodiciannove euro.
Le dolenti note sono diverse e con calma verranno ora esposte.
1°: Il sistema operativo, nonostante siano anni che è in produzione, resta sempre davvero limitato e valido forse per utenti esclusivamente navigatori che ad esempio anche per gestire un documento word et similia operano su cloud e senza installare pacchetti office più o meno liberi, più o meno performanti.
2°: per quanto concerne la gestione audio ed in particolare dello screen reader, i comandi sono imprecisi nell’entrare in funzione e quando vanno bene, non sempre risolvono i problemi di gestione dell’apparato che ha fatto da cavia e non si sa per quanto tempo ancora ricoprirà questo ruolo. Va evitata ogni prolissità perché il discorso porterebbe alle calende greche, ma ciò dovrebbe esser sufficiente per dire a chi non vede di evitare tal acquisto basandosi sul costo basso, senza tener conto dell’egual resa.
3°: La versatilità che sembra farla da padrona su questo chromebook cozza frontalmente con la superficialità d’azione descritta sopra, ragion per la quale, se si ha voglia di spendere poco ed avere una valida resa con il medesimo hardware sarà sufficiente guardare verso la versione Windows o direttamente senza sistema operativo per ottenere a configurazione avvenuta, un risultato di gran lunga più soddisfacente in termini di valore aggiunto al danaro speso che andrà a corrispondere seriamente al servizio restituito all’utente.’
Costerà Pure La Metà Del Precedente, Ma E’ Un Regresso Assicurato!