Di Vincenzo Ciccone
(Foto), Di Federvolley
Veneto all’ultimo atto
le Marche completano il podio centrando il bronzo
Una finale tutta al Nord: Lombardia (che fa il bis col femminile) e Veneto si contenderanno il titolo finale all’AeQuilibrium Cup Trofeo delle Regioni 2023 e lo faranno forti dell’aver portato a casa altrettante battaglie in semifinale, rispettivamente con Lazio e Marche. Incertezza e tante gare tirate, del resto, hanno fatto da cornice ad un po’ tutto il fitto programma del penultimo giorno di competizione all’AeQuilibrium Cup Trofeo delle Regioni 2023 ospitato in Molise tra Campobasso (sede centrale) con Vinchiaturo e Mirabello Sannitico strutture periferiche.
Pool I-IV – Nella prima semifinale, al ‘Montini’, il Veneto si è imposto in rimonta sulle Marche al termine di una gara per giallisti. Veneti avanti anche con un divario di otto punti nel primo parziale, ma i marchigiani rientrano e attorno a Iurisci, sorpassano e centrano il parziale a 21. Nel secondo set è monologo per il team settentrionale con il tecnico avversario Giannini che prova a pescare dalla panchina, facendo riposare un po’ le sue principali bocche da fuoco. Il Veneto si impone 25-13 e si va al tie-break dove c’è equilibrio sino al cambio di campo, poi provano a fuggire i marchigiani (8-11 prima, quindi 11-13), ma i veneti rientrano, falliscono due match point e con un ace staccano il biglietto per la finalissima grazie ad un 17-15, sorta di elogio alla forza dei nervi distesi. Aspetto – questo – chiaro anche al tecnico veneto Giorgio Sabbadin che ha vissuto tante partite in una sola.
«La realtà è questa – racconta – siam partiti molto bene in questo match, poi è successo che siamo stati poco umili ed abbiamo infilato troppi errori e questo ha consentito alle Marche di tornare in partita. Hanno vinto meritatamente il primo set, nel secondo parziale abbiamo messo in campo il nostro potenziale. Poi, nel tie-break, per definizione un round molto breve, può succedere di tutto. Alla fine ci è andata bene con una situazione anche di fortuna che ci ha consentito di portare a casa la partita. Sarebbe potuta finire in un senso o nell’altro, però voglio sottolineare come, nel primo set, abbiamo deciso di essere poco umili ed abbiamo finito per rendere la contesa ancora più aperta ad ogni epilogo ed in questo contesto non ci si può permettere di fare questo».
Determinante – per il team – anche l’apporto del muro. «Per noi è stato un fondamentale di rilievo ad un certo punto unitamente ad una certa intelligenza nelle scelte sul contrattacco».
In prospettiva della finale, per Sabbadin, servirà «poter mettere in campo tutte le risorse di cui disponiamo. Se lo faremo, potremo giocarcela a testa alta, altrimenti sarà una gara difficile».
Poi, sempre in merito all’ultimo atto con una distanza dei tre set su cinque, chiosa: «Le finali non hanno mai una storia prima, hanno sempre una storia a parte. Sarà una battaglia lunga, occorrerà rimanere mentalmente nella contesa punto dopo punto».
Nella seconda semifinale, sul parquet del PalaVazzieri anche la Lombardia, al termine di una battaglia molto serrata, stacca il pass in rimonta contro il Lazio e fa doppietta con la selezione femminile. I padani cedono il primo set 25-23, ma impattano i conti a 21 nel secondo e nel tie-break riescono ad avere la meglio per 15-13.
Per il tecnico dei lombardi Daniele Morato «questa semifinale è stata un’altalena di emozioni. Il Lazio ha giocato una grande partita e nel primo set hanno sbagliato meno di noi, partendo con il piglio giusto dal punto di vista caratteriale. Nel secondo e terzo parziale, invece, siamo riusciti a ricompattarci e venire fuori da una situazione non facile. Voglio fare un grosso applauso ai miei ragazzi. La finale col Veneto? Noi proveremo a dare del filo da torcere agli avversari e ce la metteremo tutta per far bene e portare a casa un risultato importante».
Finale III-IV posto – Al Montini le Marche riescono a reagire allo stop patito in semifinale superando al termine di una contesa molto tirata il Lazio, che porta i propri avversari nel primo set (26-24), impatta i conti nel secondo parziale col punteggio di 25-22, ma deve arrendersi al tie-break conquistato dal sestetto affidato all’ex trainer della Fenice Isernia Romano Giannini col punteggio di 15-11.
Pool V-VIII posto – Emilia Romagna e Trentino hanno avuto la meglio nelle semifinali di piazzamento. Per i primi affermazione secca al PalaUnimol sulla Calabria (2-0 con parziali a 17 e 18). I trentini hanno, invece, dovuto far ricorso al tie-break, al Pertini, per piegare la resistenza di una Sicilia partita meglio (primo set vinto 25-23), ma poi incrinatasi a lungo andare: secondo parziale ceduto 25-14 e tie-break con sconfitta per 15-12.
Finale V-VI posto – Al PalaUnimol, ad approssimarsi con maggior forza alle fab four della competizione è il Trentino che supera 2-0 l’Emilia Romagna con primo parziale centrato ai vantaggi (27-25) e successivo arrivato in forza di un 25-18.
Finale VII-VIII posto – Nell’ultimo match del torneo ospitato al Pertini la Calabria festeggia un notevole settimo posto ai danni di una Sicilia costretta a chinare il capo per un 2-0 figlio di parziali di 25-18 e 25-15.
Pool IX-XII posto – Umbria e Friuli Venezia Giulia hanno avuto lo scatto decisivo nelle rispettive semifinali contro Toscana e Puglia. Gli umbri sono stati costretti a far ricorso al terzo set con un primo parziale vinto ai vantaggi (29-27) e poi un tie-break dove, col punteggio di 15-9, hanno ritrovato la retta via dopo aver perso il secondo set sul finale (23-25). Più tambureggiante il percorso dei friulani che piegata la resistenza pugliese nel primo parziale per 25-23, nel secondo sono arrivati sino al 25-18.
Finale IX-X posto – Dalla sua, a Villa De Capoa, il Friuli Venezia Giulia ha completato il suo venerdì da applausi superando anche l’Umbria e facendolo in rimonta al tie-break. Perso il primo parziale 25-17, i friulani hanno conquistato il secondo 25-16 ed il tie-break 15-12.
Finale XI-XII posto – Al Galanti invece la Puglia ha inferto un secco 2-0 alla Toscana costretta a cedere con parziali di 25-18 e 25-20.
Pool XIII-XV posto – Allo Sturzo c’è il regno dei tie-break. Lo inaugura la Campania superando 2-1 l’Alto Adige in rimonta. Perso il primo set 25-16, arrivano i successi nel parziale successivo e nel tie-break con punteggi di 25-19 e 15-13. Il copione, ma all’inverso, si ripete nel secondo match in cui i campani affrontano il Piemonte, vincendo il set d’avvio ai vantaggi (26-24), ma dovendo chinare il capo nei parziali successivi per 25-21 e 15-7. Tra Piemonte ed Alto Adige, infine, con un periodico 25-21 nel 2-0 finale a festeggiare sono i sabaudi che chiudono così al tredicesimo posto.
Poule XVI-XVIII posto – Nello scenario di Vinchiaturo la Sardegna, nei suoi due match consecutivi, cede sia all’Abruzzo che alla Liguria per 2-0 (nel primo caso con un set d’avvio perso solo ai vantaggi, 28-26, ed un secondo invece da 25-12, mentre nel secondo con round ceduti a 15 e 17). Per i liguri poi il barrage con gli abruzzesi ha portato ad un successo per 2-0 con parziali di 25-16 e 25-22.
Poule XIX-XXI posto – A Mirabello Sannitico, così come era stato al mattino per quello femminile, anche il Molise maschile chiude ventunesimo cedendo prima alla Valle d’Aosta con un primo set lottato come per le ragazze, ma terminato 25-23 per i valdostani, poi capaci di un 25-15 nel secondo set. Più netto, invece, lo stop contro la Basilicata coi lucani andati a segno per 25-13 e 25-14. In quello che è stato lo spareggio per il diciannovesimo posto, poi, gli stessi lucani con un 2-0 figlio di un periodico 25-19 hanno avuto la meglio sui valdostani.
I piazzamenti – Questi quindi i piazzamenti al termine della sessione: III) Marche, IV) Lazio, V) Trentino, VI) Emilia Romagna, VII) Calabria, VIII) Sicilia, IX) Friuli Venezia Giulia, X) Umbria, XI) Puglia, XII) Toscana, XIII) Piemonte, XIV) Campania, XV) Alto Adige, XVI) Liguria, XVII) Abruzzo, XVIII) Sardegna, XIX) Basilicata, XX) Valle d’Aosta, XXI) Molise.
Premiazione – Per tutte le classificate dal quarto al ventunesimo posto – sia del tabellone maschile che di quello femminile – spazio alla premiazione serale nell’area eventi dell’Unimol prima del concerto di Brusco che è uno dei tre appuntamenti del programma parallelo di spettacoli che si è intersecato all’evento al pari di quello turistico, anche quest’ultimo al centro di un grande successo.