Di Vincenzo Ciccone
La seconda giornata di competizione del tabellone maschile è iniziata all’insegna della voglia di esprimere il massimo da parte di tutti i sestetti impegnati consapevoli di un bivio dietro l’angolo per definire, in prospettiva, le classifiche finali di un evento che vedrà, già venerdì, il PalaUnimol centro motore delle gare principali.
Al Montini l’Umbria piega al terzo set un Friuli Venezia Giulia che ci prova sino in fondo a creare grattacapi alla propria avversaria. Vinto il primo set 25-23, gli umbri cedono il secondo 25-22, ma conquistano il terzo 15-12.
Nello scenario del PalaVazzieri l’acceso confronto tra Sicilia e Calabria si risolve al tie-break (ed in rimonta) a favore dei secondi dopo un’autentica maratona coi primi due parziali terminati entrambi sul 26-24 (quello d’avvio per gli isolani, il secondo, invece, per i calabresi, poi impostisi al tie-break per 15-8.
A Vinchiaturo la partenza del Lazio ai danni della Puglia è di quelle molto concrete con un 2-0 figlio di parziali di 25-18 e 25-20.
Sul taraflex di Villa De Capoa, tornato nel novero dei campi dopo l’inaugurazione mattutina alla presenza di Francesca Piccinini, a trarre ispirazione sono state le Marche dell’ex coach della Fenice Isernia Romano Giannini capaci di avere la meglio per 25-16, 25-22 sulla Toscana.
Nulla da fare per il Molise nello scenario del Galanti. Qui – di fronte alla Liguria – il sei più uno affidato a Mariano Maniscalco è stato costretto alla resa per 25-9, 25-12.
A Mirabello Sannitico è necessario il terzo set per assegnare il successo nel primo match della sessione maschile. In rimonta, la Sardegna la spunta sulla Basilicata con parziali di 22-25, 25-17 e 15-9.
Al Pertini, infine, l’Alto Adige non ha lasciato scampo alla Valle d’Aosta che si è dovuta arrendere con parziali di 25-10 e 25-13.