Di Luca Giordano
La cosa che adoro di più di un periodo di votazioni (che siano comunali, regionali o governative) sono i commenti da bar una volta acquisiti i risultati finali. La cosa sicura come la morte è che il responso finale che ha decretato il vincitore, non renda mai felice nessuno ed anche a queste ultime elezioni regionali molisane che hanno visto stravincere Roberti con oltre il 60%, vedo e leggo commenti di molisani con l’amaro in bocca per la riconferma quasi in blocco della giunta. Quindi dovrei pensare che le votazioni siano state pilotate se nessuno ha votato i vincitori o che fa comodo lamentarsi davanti ad una birra, quando in cabina elettorale si è scritto lo stesso nome come si è fatto per le scorse regionali.
La lamentela a risultati politici, è una sorta di usanza italiana, come quando stravinceva Berlusconi alle politiche, vincitore che ovviamente nessuno aveva votato. A pensarci bene, quale alternativa c’era a questa destra che ha in lista imprenditori del territorio che bene o male danno lavoro a questa misera regione?
A mio parere, l’opposizione, sapendo di perdere già dall’inizio si è impegnata a portare quante più poltrone possibili a palazzo Vitale.
Una battuta di un film di Checco Zalone spiega magistralmente l’andazzo di questa terra detta a quello che doveva rappresentare il molisano medio:
“Scusi, ma se un papà porta suo figlio in vacanza in Molise?” “E’ un cogl….!”.