Di Fra Antonio Di Mauro
PER VITTORIO
Carissimo Vittorio,
ti giunga il saluto francescano di pace e bene!
Sento il dovere di esprimerti i miei ringraziamenti e anche i ringraziamenti delle tante persone che usufruiranno del nobile gesto che hai voluto fare a favore delle persone che abitano nel nostro centro per non vedenti.
Questo centro, come già sai, è situato nella città di Moundou, capoluogo della regione del Logone Occidentale del Ciad.
Questo centro, ancora, è stato costruito da un nostro confratello di origini francesi, per far fronte all’emergenza sanitaria della cecità fluviale, causata dalla puntura di una piccola mosca, ma anche in favore delle altre persone private della vista, per un inserimento globale della persona nella società.
Il lavoro di noi frati cappuccini, infatti, non consiste soltanto nel riservare le cure adeguate alle persone che bussano alla porta del nostro centro, ma anche nell’Evangelizzazione di tante altre persone che vedono nella cecità una maledizione di Dio.
Nel contesto del Ciad, come già scrivevo in un articolo per il nostro sito missionario, “se è vero che stiamo iniziando a raccogliere i frutti dei primi missionari, è vero anche che ci sono molte persone che nonostante il loro Credo, bussano ancora alla porta dei marabù, i famosi stregoni.
Quanta gente è esclusa dalla società, quante famiglie intere hanno dovuto emigrare in altri villaggi perché accusate di stregoneria.
Quanta gente è morta perché non è riuscita a difendersi da chi li ha accusati.
In questo contesto, purtroppo, soffriamo ancora di tante divisioni, discordie e odi causati dalla gelosia, dall’invidia, dal desiderio di dominio…
A volte sembra di vedere tanti Erode che riescono a scorgere nell’altro solo un rivale da combattere, da sconfiggere, tanti Erode che fanno fuggire famiglie intere.
Quanti disegni crudeli abitano ancora nei nostri cuori quando lasciamo spazio al nostro Erode!
Dobbiamo lottare contro ciò che si trova dentro di noi!”.
La percezione che attraversa questo popolo sulla comprensione della stregoneria e della maledizione di Dio, è estremamente esagerata, per cui per esorcizzare chi, secondo questa mentalità è segno visibile della maledizione di Dio, bisogna giungere a delle decisioni spesso veramente drastiche.
Vittorio, il tuo gesto di carità, realizzato con il dono della dattilobraille a favore delle persone che abitano il nostro centro, ti e ci permette di scrivere storie di risurrezione e di amicizia e di continuare a vivere sempre meglio l’intensità e la bellezza della nostra vocazione missionaria.
Grazie di cuore per il tuo sostegno e il tuo incoraggiamento.
Ti chiedo ancora un gesto di carità nei miei confronti, oltre alla tua preghiera che sempre mi riservi, ti chiedo di pubblicare questo mio ringraziamento sul tuo giornale.
Con affetto, il tuo amico
fra Antonio Di Mauro