Di Vittorio Venditti
Sempre A Proposito Di Cuffie Ed Auricolari
Lo scorso nove novembre a proposito dell’utilizzo delle cuffie, su queste pagine si è parlato di una variante di questi dispositivi a basso consumo che per la verità è limitata anche nella fruizione.
Oggi, sia pur in breve, verrà ripreso un punto che serve all’esatto contrario in fatto di spendita d’energia, ma che soprattutto andrebbe attenzionato da quel codice stradale che un giorno sì e l’altro pure viene modificato, generalmente senza risultati a vantaggio dei cittadini: L’ANC.
Il sistema, d’origine militare, fu inventato circa un secolo fa per ovviare ai problemi di ricezione di quanto veniva comunicato agli aviatori che non riuscivano generalmente a sentire i messaggi, causa il frastuono che i motori degli aeroplani emettevano su carlinghe sicuramente non schermate per il motivo in questione. La soluzione tecnologica è stata ripresa una ventina d’anni fa da una nota casa produttrice di sistemi ad alta fedeltà, cosa poi copiata in meglio o in peggio da chiunque volesse mettere in commercio cuffie ed auricolari, fatti passare per portento se si tratta di enfatizzare la cancellazione dei rumori esterni e magari inutili dal punto di vista dell’ascolto musicale o del servizio prestato per il lavoro tout court, sempre più inserito in sistemi che prevedono per l’appunto l’uso di tecnologie isolanti in termini di fonia.
Tutto ciò premesso e considerato che la tecnologia che i militari imparano ad usare sotto addestramento è lasciata al libero arbitrio dei consumatori che sono tali e nulla più per chiunque, riflettendo, va posta una domanda a chi non si cura minimamente degli effetti collaterali derivanti da un abuso sbagliato di questa forma d’isolamento, in un periodo nel quale appartarsi dalle beghe umane non è realmente più possibile neppure per il monachesimo di clausura:
Che dire di chi si isola al punto da finire sotto un treno… ma con alle orecchie la musica preferita?
Meditate, Gente, Meditate!