Di Luca Giordano
Ci siamo. Domani in quasi ventotto mila classi italiane, inizieranno i fatidici esami di maturità che prima o poi tutti gli studenti cittadini del ‘Bel Paese’ hanno portati a termine o dovranno sostenere.
In Musica, la più bella canzone scritta per descrivere le sensazioni di ansia e di paura ma anche di sollievo nel dover affrontare la maturità è certamente ‘Notte prima degli esami’ di Antonello Venditti.
In realtà questa canzone nasce quando Venditti era già adulto e dunque non più studente. Il Nostro scrive questa poesia musicale nel 1979, in un periodo di forte depressione, causata dalla separazione dalla prima moglie: Simona Izzo. Con la mente il cantautore romano, torna a quel periodo della sua giovinezza che è rimasto scolpito nella sua memoria. Lui che aveva vissuto l’adolescenza in totale disagio, arrivando a pesare fino a novantacinque chili.
Il testo è pura poesia. C’è il pianoforte che gli ha permesso di restare aggrappato alla vita, segretarie arrampicatrici sociali, i primi amori, gli attentati con le bombe al mattino, la guerra fredda tra America e Russia (come oggi), ma soprattutto il momento dello studio disperato in vista degli esami e la voglia di fare qualcosa di grande nella propria vita dopo l’esame di stato, dove si entra di fatto nel mondo adulto.
Dunque, per quanto la notte prima degli esami sia piena di paure e tentennamenti per la prova che si andrà a svolgere l’indomani, a distanza di anni resterà per sempre uno dei momenti più memorabili della nostra esistenza.