Di Mario Ricca
La Concorrenza E’ Nemica Dei Mentecatti
Si stracciano le vesti dimenticando volutamente che eleganza e stile non sono requisiti richiesti, tantomeno caratteristiche antropologiche di coloro che ambiscono ad allungare i propri tentacoli sulle pubbliche risorse, diversamente tal gentame troverebbe altri modi per guadagnarsi da vivere senza gravare sulle spalle di coloro che mediante estorsione legalizzata sono costretti a sponsorizzare il trogolo.
Tuttavia se la memoria mi viene in soccorso, vagamente ricordo di qualcuno in quota movimento cinque stelle eletto al Comune di Campobasso che in carica, partecipò a un concorso bandito dal municipio stesso dove l’aspirante dipendente esercitava il mandato elettivo: qui per chi volesse tornare indietro nel tempo; dal canto mio, ribadisco che ho dei vaghi ricordi e non so poi come si sviluppò la vicenda. La cultura del sospetto ovviamente portò chi era e tuttora è all’opposizione al Comune a sollevare questioni di opportunità perché destri e sinistri sono fecce della stessa medaglia.
Qualora la memoria non mi stia giocando un brutto scherzo, ritengo che le osservazioni poste sarebbero anche legittime se non fossimo in un Paese dove lo squallore si pretende di praticarlo in regime di monopolio, applicando alla lettera quanto partorito dà qualcuno leggermente più importante di chi sta redigendo questo delirio:
“L’arte della politica. Il segreto di fare i propri affari e di impedire agli altri di fare i loro”.
(G. Courtilz de Sandras)