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Povero Molise!

Di Vittorio Venditti

A Più O Meno Metà ‘Campagna’

La campagna, si sa, è davvero faticosa da coltivare, soprattutto quando le mutazioni climatiche la fanno da padrone ed in Molise, vigneti, frutteti d’ogni sorta, oliveti e tutto ciò che gira attorno all’agricoltura ne patiscono le conseguenze e chi legge assiduamente queste pagine e non solo, sa bene quali sono i risvolti dell’argomento che volontariamente omette di discettare su: gestione del territorio, (frane eterne in primis); reti ferroviarie, idriche e stradali; industria; turismo; pesca ed affini; commercio; cultura locale ecc., situazioni cronicamente disastrose che come tangibile risultato offrono impietosamente la fuga di chi potrebbe vivere nella ‘terra vivibile’, ma scappa per non morire di stenti, soprattutto se lo fa come cervello in fuga, dopo aver studiato con il sacrificio dei propri genitori ed aver capito che la vita è breve e va vissuta, argomenti trattati innumerevoli volte da questa voce negli ultimi tredici anni, ragioni per le quali i votanti moli e non si sa più quanto tanto sani, diminuiscono a rotta di collo, non solo per lo spopolamento che a ‘chiacchiere di facciata’, sotto elezioni e non solo, in molti cercano di arginare, prima sconfitta nei fatti che tutto rende in termini di cruda realtà, fuorché costringere questa legione di aspiranti al governo di non si sa bene cosa, il più delle volte provenienti da altri lidi, a riflettere sul loro stesso status.

Molise

Chi di campagna non conosce nemmeno una virgola, se non per il fatto di poter adulare i lavoratori della terra con più o meno laute mance chiamate in vari modi, periodicamente come oggi, si dice ‘in campagna’ e secondo tal filosofia, questa gente è a metà dell’opera. Se tra cotanti ‘concorrenti’ un buon dieci per cento deriva dalla vita contadina e locale, il resto va ‘pescato’ in mezzo ad un marasma di soggetti che con la campagna e soprattutto come detto con il Molise non hanno niente a che fare. In molti casi, si tratta di gente che non considerata nelle regioni di provenienza, cerca di trovare il trogolo da queste parti, sicura che con la tangente del tozzetto di pane al poverello, alla fine si ottiene il ‘governo’ di sé stessi per almeno una legislatura con annessi e connessi, vitalizi compresi il che non guasta, visto che una pensione bisogna crearsela e chi ha più polvere spara.

Durante la prossima decade, almeno in un paio d’occasioni, si tornerà pesantemente sull’argomento. Per oggi, il compito di questa testata che ha scartato giornalmente almeno una trentina di comunicati come media, provenienti da sedicenti ‘benefattori per la regione che non esiste’, è di presentare e togliersi di torno quasi tutti coloro che originari di Gambatesa, cercano di ascendere al ‘soglio’.

Recuperata la fonte che ha inconsapevolmente, ma prevedibilmente e seriamente offerto come oggetto: Regionali Molise, 3 candidati presidenti e 14 liste: ecco tutti i nomi in campo, ne viene tratto lo sparuto numero di ‘candidati’ giustappunto, originari di Gambatesa che vengono mostrati così come segue.

A destra, si presenta per ‘FRATELLI D’ITALIA’ Gianfederico Cecanese, (2o posto nella lista d’appartenenza), avvocato che tante soddisfazioni ha date a chi ha voluto gradire e pagare i suoi servigi, persona che in paese viene esclusivamente in questi periodi, frequenti per la verità, ma limitati all’argomento.

Tolta la terza lista che se tutto andrà bene riuscirà a piazzare solo chi ci ha messo il nome, in quanto questa persona ha effettivamente battagliato nel tempo, facendosi positivamente notare per tutta una serie di questioni che nella maggior parte dei casi è rimasta nei sogni di chi avrebbe voluto risolverle, la sinistra che mette in campo un numero di liste sufficientemente ampio, a Gambatesa può vantare la presenza di Giuditta Lembo, (10o posto nell’elenco di ‘PROGRESSO MOLISE – GRAVINA PRESIDENTE’), candidata in auge a proposito di pari opportunità e conosciuta da chi scrive per comuni trascorsi in ‘Azione Cattolica’, altra persona che però nel paesello ormai non viene più, se non per ragioni private e familiari. Lo stesso ‘polo’, ha nel borgo da sogno chi, quando e come può, si vanta di tutto il possibile, tanto che il vostro cronista la tiene da conto come si può verificare nell’archivio di questo attuale giornale che da blog è stato da quella chiuso con fallimentare risultato, proprio per tentar di evitare che si potesse osservare l’operato di carmelina genovese, (il minuscolo è voluto), soggetta che il partito democratico ha inserita all’undicesimo posto nella propria lista. Costei è ‘candidata’, ma tralasciando ogni osservazione generale su quanto i duecentosettanta concorrenti vanno raccontando a chi forse li sta a sentire, volendo proprio trattarne il caso particolare a rischio di farle anche pubblicità, senza aggiungere altro per oggi, se ne riparlerà dopodomani, in occasione di qualcosa che le piaccia o no, la riguarda direttamente…

Nella Maniera Peggiore Del Termine.