Di Vincenzo Ciccone
L’ala dell’Ecuador, alla quinta stagione consecutiva in rossoblù, forte di un’annata da big sia con l’A1 che col vivaio
Le considerazioni: «Mi auguro di crescere ulteriormente nell’applicazione difensiva e nella visione di gioco»
Il sogno Wnba
A discapito della sua giovanissima età (non ha ancora compiuto diciassette anni, lo farà il prossimo tre agosto) sarà, di fatto, per militanza, la ‘senatrice’ del gruppo La Molisana Magnolia Campobasso nella stagione 2023/24. Col prossimo torneo, infatti, l’ala dell’Ecuador Blanca Quiñonez si disimpegnerà per la quinta stagione consecutiva (la quarta effettiva sul parquet dopo un 2019/20 di soli allenamenti) con i #fioridacciaio, di cui è divenuta sempre più un riferimento.
Il 2022/23, in effetti, l’ha consacrata ulteriormente. Con la prima squadra, dove ha viaggiato a quasi dieci punti di media a partita con 29 messi a segno nel match con Faenza. Ma anche con il settore giovanile con cui è arrivata alle semifinali playoff per l’A2 col gruppo della serie B e soprattutto ad uno storico scudetto con l’under 17 raggiunto in occasione delle finali di Pordenone che l’hanno celebrata come mvp assoluto della kermesse, oltre che come elemento – assieme alla compagna Giacchetti – del primo quintetto ideale.
EMOZIONE CONTINUA Per Blanca, però, al di là dei riconoscimenti e delle esperienze che si susseguono far parte del roster campobassano rappresenta «sempre un’emozione unica ed un motivo di grande soddisfazione. Ogni nuova partenza porta con sé tanti sentimenti e la speranza che le cose possano andare sempre per il verso giusto e nel mio caso, proseguire in quello che è il percorso di crescita che devo compiere».
NUOVI SKILL Del resto, anche se nell’ultimo torneo i traguardi centrati sono stati di spessore, questi – per la giocatrice sudamericana – devono «rappresentare solo un avvio. Occorre rimanere concentrati per crescere. Il lavoro fatto sinora mi ha portato a migliorarmi come atleta, ma anche e soprattutto come persona».
BLANCA, LA ‘SENATRICE’ Un aspetto – quest’ultimo – emerso con forza anche nelle finali tricolori under 17 femminili, in cui, nell’ambito del gruppo dei #fiorellinidacciaio, l’ala rossoblù ha saputo essere l’anima pensante della squadra impostasi a Pordenone.
«Il contatto continuo con le giocatrici di A1, necessariamente, ti porta ad imparare molto e qualcosa ti rimane. Da parte mia, poter dare una mano alle mie compagne, poter essere di supporto in caso di difficoltà con un consiglio o una parola importante, rappresenta sempre un’occasione di essere pienamente nella squadra e di poter essere utile alla causa».
CAMPOBASSANA ACQUISITA Non a caso, peraltro, per molti ormai Blanca è una ‘campobassana acquisita’ perché nel suo perfetto italiano ha aggiunto anche una cadenza tipica del capoluogo di regione.
«Le espressioni dialettali – riconosce – finiscono per far parte del tuo bagaglio perché confrontandoti quotidianamente con le persone ti resta sempre dentro qualcosa».
OBIETTIVI FUTURI Tornando sul campo, invece, proiettandosi sul torneo che verrà, Quiñonez ha ben chiari i target personali per il 2023/24.
«Voglio poter migliorare l’aspetto squisitamente tecnico e poter conquistare con le mie compagne altre soddisfazioni, sia con la prima squadra che con il fronte giovanile. Ogni momento, in allenamento o partita, per me è un’occasione di crescita, l’opportunità di aggiungere qualcosa in più al mio bagaglio tecnico complessivo».
DIFESA ED ATTACCO Nello specifico, gli spunti su cui la ‘stellina’ dell’Ecuador sente di dover lavorare con forza sono molteplici. «Con certezza voglio poter migliorare nell’applicazione difensiva. Tecnicamente, devo concentrarmi ulteriormente sul palleggio. In quest’ultima stagione ho lavorato e tanto sul tiro, ma c’è ancora molto da fare. Voglio inoltre cercare di avere ulteriori certezze nella visione di gioco».
WNBA DREAMING Aspetti che non a caso hanno attratto nei suoi confronti le attenzioni degli scout delle franchigie della Wnba, dopo i due collegiali che l’hanno vista grande protagonista negli scorsi anni con una prospettiva ben definita di approdo nel torneo a stelle e strisce.
«Lo sguardo a medio e lungo termine è lì – confessa candidamente – ed è un onore sapere di essere sotto i loro occhi. Tutte le volte che mi hanno chiamato per un collegiale di lavoro per me è stato un onore e spero che arrivi anche per me il momento di potermi confrontare in quello che per tutti è il torneo con la ‘T’ maiuscola del basket femminile».
FAMILY MOLISANA Intanto, però, Quiñonez si può godere con forza il suo percorso campobassano. «I tifosi e più in generale la gente di Campobasso – chiosa – mi ha sempre fatto sentire in famiglia. Sono qui da sola da quattro anni ed il loro affetto è semplicemente enorme e mi auguro continui a sospingere il gruppo durante tutte le nostre partite».
SETTIMANA PIENA Peraltro, al pari delle altre compagne del vivaio (in particolare il gruppo under 17), la giocatrice dell’Ecuador ha vissuto un’ultima settimana molto piena. Dopo il successo di Pordenone, la squadra è stata al centro di diverse manifestazioni pubbliche (il premio Ussi ad Agnone, l’ospitata dal governatore Toma, la conferenza presso il convitto Mario Pagano ed il party coi tifosi all’Arena, tra le altre), nonché di un piccolo tour tra gli sponsor del club che hanno voluto complimentarsi di persona con le ragazze e con lo staff, tecnico e dirigenziale.