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MALTEMPO. COLDIRETTI MOLISE: DANNI INCALCOLABILI ALL’AGRICOLTURA

Di Cesare Scalabrino

URGE IL DECRETO DI RICONOSCIMENTO DELLO STATO DI CALAMITÀ NATURALE

Coldiretti Molise

Vigneti distrutti, frutteti ed ortaggi “affogati” nei campi allagati per i nubifragi, grano abbattuto, foraggi per gli animali irrimediabilmente perduti, questo è lo scenario che caratterizza una gran parte del Molise con danni incalcolabili per l’agricoltura. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sugli effetti della perturbazione che sembra essersi stabilita sulla nostra regione dove ogni giorno si susseguono violenti temporali.

“Preoccupante – sottolinea il Presidente regionale di Coldiretti Molise Claudio Papa – la situazione nelle aree alluvionate del Basso Molise dove l’ondata ininterrotta di maltempo ha flagellato tutte le coltivazioni presenti: vigneti, ortaggi, frutteti, cereali e legumi”.

Discorso a parte merita il comparto vitivinicolo che oltre agli allagamenti ha subito un attacco di peronospora durissimo favorito dalle particolari condizioni atmosferiche che rischia di compromettere totalmente la prossima vendemmia, con ripercussioni gravissime per i bilanci, sia delle singole imprese che delle cantine, private e cooperative. A tal proposito, annuncia il vice Presidente regionale dell’Organizzazione, Adamo Spagnoletti, Coldiretti Molise ha organizzato per lunedì 12 giugno alle ore 18,00 presso la Sala consiliare del Comune di San Martino in Pensilis, un incontro pubblico, cui sono invitati tutti gli imprenditori agricoli che hanno subito danni, al fine di valutare le iniziative da intraprendere a sostegno delle imprese.

Inoltre, in vaste aree del territorio regionale, il grano è a terra o è infestato da erbe spontanee che comprometteranno la trebbiatura e con essa le quantità e la qualità del cereale. Non va meglio per gli allevatori che denunciano l’ammuffimento del fieno, quindi l’impossibilità di utilizzarlo per l’alimentazione dei capi, dovendo inoltre subire notevoli esborsi finanziari per il suo approvvigionamento. Drammatica, poi, la situazione nei campi per ceci, favino e lenticchie: si sta assistendo in molti casi ad una lenta agonia con piante che seccano per un eccesso di acqua. I produttori tra l’altro sono impossibilitati ad accedere nei terreni per poter effettuare i trapianti, con ritardi di oltre un mese.

Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – avverte la Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di fenomeni atmosferici violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne che quest’anno sono destinate a superare i 6 miliardi di euro già subiti nel 2022.

A fronte di tale situazione la Coldiretti Molise ha chiesto alla Regione di dare avvio al più presto ai sopralluoghi tecnici per valutare, ai sensi della normativa vigente, l’entità dei danni e procedere alla delimitazione dei territori, onde ottenere il riconoscimento da parte del Mapaf dello stato di calamità naturale.