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Banchetto Estemporaneo Dal Principe

Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Michele Morrone E Salvatore Di Maria

Vera Amicizia Al Di Là Degli Interessi Personali

Eccomi dunque a renderti conto della giornata di ieri, normale giornata di un normale paesello, per noi giornata diversa per stare insieme.

Sai bene che dalle nostre parti la politica non fa nulla per aiutare l’animazione, ne prova a dare indirizzi a che si riesca a trovare il modo per creare situazioni nelle quali il tempo libero diventi fonte di guadagno.
Per questo la gente si arrangia come può, e noi non siamo stati da meno.

Su Proposta di Giuseppe Corvelli, (c’ccon), altrimenti detto il “Principe”, ieri mattina per l’appunto, acquistato il necessario e prelevato il resto dalle nostre case, in otto abbiamo deciso di recarci presso la reggia del nostro ospite e fare un banchetto diurno, delibando ogni ben di Dio.

Il cuoco

Totore, abituale fotografo di quest’inutile sito, si diletta di cucina da sempre, per cui, messo ai fornelli, almeno per la prima foto è stato sostituito da Michele, a dimostrazione del fatto che da noi, tutti sono capaci a fare tutto e chi si lamenta… parla nel deserto.

La mangiata di ralph

L’appuntamento fra noi era per le dodici, ma fra una faccenda e l’altra, abbiamo iniziato a mangiare alle tre pomeridiane.

Il Principe e due cortigiani

Avevamo una fame che sembrava non mangiassimo da una vita, per cui il primo piatto, a base di pasta ci ha visto giustiziare due chili di rigatoni alla bolognese.
Come detto, le capacità in campo culinario di Totore hanno fatto il resto, visto che il Nostro si è superato, sia nella preparazione della pasta che in quella delle altre pietanze.

I guardiani del fuoco

C’era poi fra noi chi si è occupato dell’arrosto, per cui, dovendo star attenti al fuoco, chi aveva questo compito non si è mosso di lì.

Se non ci fosse bastata la carne

Detto della fame da lupi, abbiamo iniziato a scherzare sulla presenza di uno dei cani del Principe, quel Gerry che non si lasciava scappare alcun momento di quanto accadeva, sicuro del fatto che ci avrebbe guadagnata qualcosa in termini di cibo.
Noi, proprio a causa della grossa fame, all’inizio, avevamo pensato di utilizzare anche lui, (come cibo!), ma non abbiamo espressamente dichiarati i nostri intenti.

La tavolata

Tutto è filato liscio: l’insalata mista che Totore aveva preparata era da Dio, e non meno buone sono state le patate fritte, patate preventivamente sbucciate da Michele, immediatamente dopo aver scattata la prima delle foto che ti sto mostrando, tutto ciò a contorno della carne, arrostita sul fuoco di cui si è detto.

Da fornitura straordinaria a recupero degli avanzi

Gerry, ignaro del destino che avevamo preparato per lui, stava sempre ai nostri piedi, mansueto e silenzioso, sicuro del fatto che l’avrebbe fatta franca.
Così è stato, visto che quando si mangia con voluttà, si finisce per non rispettare i propositi prefissati, causa intasamento dello stomaco.
Tutto ciò per dire che alla fine, da probabile cibo, il povero Gerry si è trasformato in involontario raccoglitore di avanzi, non proprio da cani.

L'ultimo brindisi

Detto del cibo, non abbiamo parlato del “Carburante”.
Il vino, acquistato da Donato il giorno precedente, non era dei migliori.
Nonostante tutto, è sparito in men che non si dica ed alla fine, dopo la consumazione dei dolci portati da Enzo, abbiamo messa mano alle bottiglie di Forst, acquistate come riserva e finite in quei calderoni che tutto accettavano: I nostri capaci stomaci.

Erano ormai le sei pomeridiane ed il cielo si stava scurendo, oscurità accentuata dal fatto che la Reggia del Principe, non fornita di corrente elettrica, (il nostro ospite è tradizionalista), mancava anche del gruppo elettrogeno, guasto, e non è stata fornita del medesimo apparato, preventivamente portato in loco da Enzo.
Faceva sufficientemente freddo e dopo l’abbuffata a nessuno andava di restare lì per ricominciare; per cui, ritirati gli attrezzi del mestiere, abbiamo deciso di abbandonare il campo, ripromettendoci di ripetere l’evento quanto prima.

A sera inoltrata, nonostante la pancia piena, io, Totore e Donato decidevamo di acquartierarci nel bar di Cafter, dove, di lì a poco, ricevevamo una gradita sorpresa.

Ma questa è un’altra storia.