Di Luca Giordano
Il sogno della Roma di alzare al cielo di Budapest l’Europa League si è infranto ai calci di rigore. Eppure, la Roma aveva iniziato bene portandosi in vantaggio nel primo tempo con un bel gol di Dybala.
Ma il Siviglia in questa coppa è la squadra regina (sette vittorie con quest’ultima) ed è riuscita a raggiungere il pareggio grazie ad un autogol del difensore romano Mancini. Da lì pochissime emozioni, soltanto falli e perdite di tempo fino ai calci di rigore che hanno sancito la vittoria degli spagnoli, che hanno realizzati tre penalty contro uno messo in porta dai capitolini.
Caso vuole che la Roma abbia perso un’altra finale europea (quella volta si trattava però di Coppa Dei Campioni), pareggiando la partita anche allora uno ad uno contro il Liverpool (Neal e Pruzzo) per poi perdere la coppa dai tiri dal dischetto, che divennero famosi per i movimenti ballerini del portiere dei Reds che riuscì ad ipnotizzare quasi tutti i giocatori romanisti.
Il Siviglia vince così la sua settima Europa League, risultato che dopo l’eliminazione della Juventus ha lasciato con l’amaro in bocca anche i tifosi romanisti.