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Onore Ai Vinti!

Di Vittorio Venditti

Quanto Semini, Tanto Raccogli

Parafrasando il ritornello che cantavamo durante la Santa Notte nella nuova squadra, “U ragn, u ragn, u ragn: quant z’abbushc tant z magn”, oggi, come promesso ieri, parliamo di chi, per le ragioni che ritengo valide, ha perse le scorse elezioni regionali.

L’ha confermato lui stesso: “Le elezioni le abbiamo perse noi”.
E’ stato questo il commento che si poteva ascoltare l’altra sera nel TGR Molise, proposto da RAI 3, commento pronunciato da un abbattuto Michele Iorio.
Il Nostro ha ammessa la sua caduta verticale, proponendo però a commento delle argomentazioni che lasciano il tempo che trovano.
Tante volte infatti da quest’inutile sito che conta poco, e da tante altre voci che contano molto di più, si è detto del continuo menefreghismo con il quale la gente comune è stata trattata in questi ultimi anni.
Iorio, come accaduto nel duemilaundici, avrebbe potuto conservare il suo posto se solo fosse stato un po’ più previdente nell’ascoltare le urla della piazza, una piazza che lui credeva di possedere, una piazza che ha dimostrato a lui ed a quelli come lui che ci vuole molto a salire e poco, ma veramente poco a scendere.

Già detto che chi ha vinto non ha realmente vinto, ma che i veri vincitori sono stati coloro che si sono svincolati dalla vecchia politica o hanno deciso di dirottare la propria fiducia verso altri lidi, adeguatamente chiuso anche l’argomento “amministrazione Iorio”, (d’altra parte è stato lo stesso ormai ex governatore a dire che il suo ciclo è chiuso e che se ne è aperto un altro), dal generale, passiamo al particolare, quel particolare che ha visto gambatesaweb pubblicare lo spot elettorale dell’unico candidato gambatesano, spot però poi disatteso proprio da chi, in precedenza avrebbe fatto carte false per aiutare il diretto beneficiario di tal pubblicazione.
E dire che dalle nostre parti abbiamo avuto gente come Giacomo Sedati, da cui il nostro Sindaco, evidentemente troppo sicuro di sé, non ha imparato niente.

Perché arrivare a tanto?

Se mi leggi con assiduità, avrai notata qualche “discrepanza” fra il mio farneticare e quanto avviene in Gambatesa, paese che al suo interno contiene chi “s’incazza” se scrivi dei fatti locali.
Io ne scrivo, ora ancor di più e meglio, visto che gli “incazzati” hanno l’opportunità di governare, ma ho scritto e continuerò a farlo, anche di chi, “assorbendo come una spugna” si lascia scivolare le nostre lamentele, e poi ottiene i risultati conseguenti.

Quante cose ho contestate ad Emilio durante questi quasi trenta mesi di abbaiare alla luna?
Quante cose sono state tenute da conto e si è provato a risolvere?

Condizioni del centro storico, manutenzione delle strade periferiche, costruzione e manutenzione dei parchi giochi, impianto di videosorveglianza, (a proposito del quale domani leggerai e vedrai una chicca), gestione del sito istituzionale del municipio, contratto degli spazzini e raccolta differenziata, rispetto per gli spazzini ed immediate possibilità di cura per chi di costoro sta male, gestione dei parcheggi in centro, eliminazione dei cani randagi dal centro urbano, manutenzione della rete idrica, gestione dell’emergenza neve, promozione culturale e turistica, (progetto Via Francigena docet)…

Vado avanti?

Volutamente ho dimenticata qualcosa per evidente conflitto d’interessi, nonostante il fatto che nessuno potrebbe negarmi di lamentare cose che se non ottemperate a mie spese, nonostante siano di pertinenza municipale, non sarebbero state mai risolte.

In tante occasioni, ho blatterato del fatto che siamo di fronte a politici che pur di tenersi un effimero potere conquistato provocando problemi ai cittadini, tengono artificiosamente vivi i problemi stessi in maniera che la gente debba pensare a questi guai, evitando così di emanciparsi e svilupparsi economicamente.

Sarà questo il motivo per il quale chi, da Sindaco ha ricevuta tanta fiducia, è stato così “capace” che tutto quel vantaggio lo ha miseramente perso con le elezioni regionali?

Ad Emilio Venditti, pubblicamente e privatamente ho da più di vent’anni contestata la madre di tutti i suoi difetti: Quel fregarsene dei suoi amici per badare ai fatti dei suoi parenti o a qualche nemico che gli potesse servire in seguito.
Nessuno, neanche il peggiore dei miei detrattori, ha la possibilità di accampare favoritismi o azioni simili che il Nostro può aver portato a termine nei miei confronti o in favore della mia famiglia, visto che sarei in condizioni di dimostrare, carte alla mano, che il loro dire e falso e tendenzioso, dire che non farebbe notizia e come tale verrebbe trattato; in merito poi ai nostri rapporti di lavoro, siccome anche il Sindaco deve mangiare ed Emilio, nel suo campo è quantomeno degno di fiducia, ho fatto in modo che lavorasse per me, ovviamente pagandone i servigi e ricevendone regolari fatture, documenti fiscalmente reperibili, documenti utili per eventualmente mettere a tacere i detrattori di cui sopra, magari guadagnando anche qualche soldo, preso dalle tasche di questi pezzenti.
Tornando al tema, Emilio, dal canto suo, mi ha candidamente sempre risposto che chi governa lo fa senza ascoltare nessuno; in parole povere mi ha detto che io potevo dire ciò che volevo, tanto lui da quell’orecchio non ci sentiva.

Come vedi o Sindaco, la vita può andare avanti e se è così è altrettanto chiaro che ognuno sa anche come eventualmente porre rimedio ad eventuali altri problemi, magari proposti per cercare di acquisire di nuovo un potere perso, potere che è possibile ottenere magari solo ascoltando le esigenze del Prossimo.

In definitiva: Sarà pur vero che il gambatesano medio è snob e di prove di ciò che sto affermando in questo momento ce ne sono a iosa e sono sotto gli occhi di chiunque voglia vedere, ma il gambatesano stesso, non fosse altro che per opportunismo, non è proprio così stupido e se ha evitato in massa di votare per l’unico candidato nato, cresciuto e residente nel proprio borgo, evidentemente lo ha fatto perché il candidato in questione si ostina a non ascoltare le esigenze di chi vota e quest’ultimo, nonostante le teorie di chi dice che il popolo non conti nulla, ha ripagato chi ne ha chiesto la fiducia con la stessa moneta.

L’Avrà Capito?